giovedì, Novembre 21, 2024
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La Commissione agevola le attività delle associazioni transfrontaliere nell’UE

“Le associazioni senza scopo di lucro svolgono un ruolo centrale nella nostra economia sociale promuovendo gli interessi collettivi in settori chiave quali l’occupazione, la sanità, i servizi sociali, l’istruzione, la ricerca o lo sport” con queste parole Thierry Breton, commissario europeo per il Mercato interno, ha commentato l’adozione da parte della Commissione europea di una proposta volta ad agevolare le attività transfrontaliere delle associazioni senza scopo di lucro nell’Ue. La proposta migliorerà il funzionamento del mercato interno eliminando gli ostacoli giuridici e amministrativi per le associazioni senza scopo di lucro che operano o desiderano operare in più Stati membri, promuovendo così il ruolo che tali associazioni svolgono nell’Unione europea nel generare valore economico e sociale. Ciò consentirà inoltre di creare condizioni di parità tra le associazioni.

La proposta della Commissione introduce negli ordinamenti giuridici nazionali degli Stati membri un’ulteriore forma giuridica di associazione transfrontaliera europea (ECBA), che è specificamente concepita per finalità transfrontaliere e che ridurrà gli oneri giuridici e amministrativi per quanto riguarda il riconoscimento e lo stabilimento di associazioni senza scopo di lucro che svolgono attività in un altro Stato membro. Una volta stabilita in uno Stato membro, un’associazione transfrontaliera europea sarà riconosciuta automaticamente e potrà svolgere attività in tutti gli Stati membri, comprese le attività economiche, il che consentirà alle associazioni senza scopo di lucro di liberare tutto il loro potenziale sociale ed economico nell’UE. Le ECBA coesisteranno insieme ad altre associazioni nazionali a livello degli Stati membri. Per le questioni che non sono contemplate dalla proposta di direttiva, come il trattamento fiscale, gli Stati membri trattano le ECBA allo stesso modo delle analoghe associazioni nazionali senza scopo di lucro, nel rispetto delle tradizioni di ciascuno Stato membro in questo settore e senza conseguenze per le associazioni esistenti.

Le nuove norme che la proposta andrà ad istituire permetteranno di:

  • istituire in ciascuno Stato membro una nuova forma giuridica di associazioni senza scopo di lucro specificamente concepite a fini transfrontalieri (ECBA), accanto alle forme giuridiche nazionali esistenti;
  • consentire, grazie al “certificato ECBA”, il riconoscimento automatico di questa nuova forma giuridica in tutta l’Unione una volta che un’ECBA è stata registrata in uno Stato membro;
  • prevedere norme armonizzate sul trasferimento di sede legale, consentendo in tal modo alle associazioni senza scopo di lucro di trarre tutti i benefici della libertà di stabilimento e della libera prestazione di servizi, beni e capitali nell’Unione;
  • garantire che l’ECBA goda pienamente dei vantaggi del mercato interno, indipendentemente dallo Stato membro di registrazione, beneficiando di un accesso libero e non discriminatorio ai finanziamenti pubblici in ciascuno Stato membro in cui opera.

Insieme alla proposta di direttiva la Commissione ha adottato anche un regolamento di natura tecnica che modifica i regolamenti sul sistema di informazione del mercato interno (IMI) e sullo sportello digitale unico per consentire la cooperazione e lo scambio di informazioni tra le autorità competenti attraverso il sistema IMI e per svolgere operazioni digitali attraverso lo sportello digitale unico, permettendo così al pubblico di accedere alle informazioni relative alle ECBA disponibili online.

La proposta sarà presentata al Parlamento europeo e al Consiglio per approvazione. Una volta adottata, gli Stati membri avranno 2 anni di tempo per recepire la direttiva nell’ordinamento nazionale.

Fonte: https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/ip_23_4242 ; https://social-economy-gateway.ec.europa.eu/index_en