venerdì, Aprile 19, 2024
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Il ruolo del Friuli Venezia Giulia nell’integrazione europea dei Balcani Occidentali

Il 24 gennaio 2023 Trieste ha ospitato la Conferenza Nazionale L’Italia e i Balcani Occidentali: crescita e integrazione” nell’area del Porto Vecchio presso il Trieste Convention Center.

Un appuntamento di prestigio che ha riunito i massimi rappresentanti del Governo, della Commissione europea, delle Istituzioni del Friuli Venezia Giulia, di Enti pubblici, Autorità, Ambasciatori d’Italia in sei Paesi dei Balcani, agenzie, confederazioni imprenditoriali, banche, società pubbliche e altri soggetti tutti elencati nel programma in allegato.

E’ stata un’iniziativa fortemente voluta dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani, che la Farnesina e il Ministero dell’Economia e delle Finanze hanno inteso organizzare in collaborazione. Una giornata intensa, ricca di interventi, buoni propositi ed obiettivi concentrati tutti sulla capacità operativa del Sistema Italia. Di seguito, in ordine di intervento rimandando il lettore ad approfondire i contenuti accedendo al link della registrazione video.

Ha aperto l’evento il Sottosegretario al Ministero dell’Economia e Finanze, Sandra Savino:

“……Il partenariato tra Italia e Balcani occidentali è prima di tutto un’iniziativa politica ed economica voluta per rafforzare le relazioni tra il nostro Paese e quelli dei Balcani occidentali garantendo la stabilità e la sicurezza nella regione, sviluppando le relazioni economiche, promuovendo la cooperazione culturale e lo sviluppo sostenibile …..

L’Italia è ad oggi uno dei principali partner commerciali dei Paesi della regione con una presenza di imprese italiane nell’area sempre crescente che vuole aumentare gli scambi commerciali e gli investimenti per sviluppare le economie locali e creare nuove opportunità di lavoro: un risultato che possiamo ottenere attraverso la liberalizzazione del commercio, l’eliminazione delle barriere commerciali e la promozione degli investimenti nei paesi dei Balcani occidentali. In questo senso va vista l’implementazione di una sempre maggiore cooperazione anche attraverso programmi di formazione e di supporto alle imprese con l’obiettivo di aiutare le nostre piccole e medie imprese e quelle dei paesi dei Balcani occidentali a competere meglio nell’economia globale.

Il sostegno alla creazione di un mercato unico nella regione, poi, ci potrebbe aiutare a creare una regione più attraente per gli investitori stranieri con il potenziale di migliorare la prosperità economica dell’intera area e di creare opportunità per tutti i paesi coinvolti; obiettivi che possono essere raggiunti attraverso il dialogo politico ……

L’Italia ha un forte legame economico con l’Albania la Bosnia ed Erzegovina il Kosovo la macedonia del Nord il Montenegro e la Serbia, ci sono molte opportunità per le imprese nei settori dell’energia dei trasporti dell’agroalimentare dell’edilizia e dell’Industria manifatturiera oltre le opportunità di Cooperazione nei settori dell’Istruzione della ricerca e dell’innovazione .

..nell’ambito di questo partenariato economico le banche multilaterali di sviluppo a cui il Ministero dell’Economia e delle Finanze partecipa in qualità di azionista e l‘Unione europea possono servire come ulteriori strumenti per cogliere queste opportunità

Vorremmo ricordare inoltre il forte sostegno italiano sia diretto sia attraverso l’operato delle banche multilaterali al processo di adesione dell’Unione europea dei paesi dei Balcani occidentali, attenzione che si concretizza attraverso priorità strategiche come corridoio europei ma anche attraverso l’assistenza tecnica ad esempio promuovendo l’adozione di standard comuni per le infrastrutture…

..un primo confronto sulle opportunità di intervento e sviluppo cosa che intendo fare anche con la Bers la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo lo sviluppo e la banca mondiale ….

…opportunità di aprire una sede operativa della Bei a Trieste per supportare gli investimenti e lo sviluppo economico nell’area del Mediterraneo e dei Balcani occidentali…”

Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani

“….la politica estera di un Paese non è soltanto quella del Ministro degli Esteri o degli Ambasciatori o dei Consoli. La politica estera la fanno le nostre imprese, la fanno i nostri deputati, ma la fanno anche i tanti nostri militari impegnati in questa regione. Li ringrazio particolarmente per il ruolo prezioso che svolgono al confine tra Kosovo e Serbia, apprezzati sia dai kosovari sia dei serbi per la grande capacità di mediazione. per la grande capacità di essere portatori di pace così come lo sono i nostri militari che sono presenti in Bosnia Erzegovina, così come lo sono i nostri militari della Guardia di Finanza che sono presenti in Albania…

…ovunque c’è voglia di Italia perché noi sappiamo come muoverci, abbiamo un tessuto imprenditoriale straordinario con un saper fare che è difficile da eguagliare altrove e non dobbiamo sottovalutarci, non dobbiamo aver paura di essere italiani autoflagellarci, perché la considerazione che c’è fuori dall’Italia delle nostre capacità è molto superiore di quella che abbiamo noi e quindi noi dobbiamo cogliere questa opportunità perché sarebbe veramente sciocco non fare ciò che possiamo e ciò che dobbiamo fare. Ci sono grandi opportunità nell’area dei Balcani c’è un grande ruolo politico da svolgere per la stabilità di quella regione e noi vogliamo che i Paesi candidati entrino a far parte dell’Unione europea

…dobbiamo sfruttare la nostra italianità, la nostra capacità di dialogo, la nostra capacità di aprirci, la nostra capacità di mediazione e allora ecco che dobbiamo avere una strategia per questa regione, dobbiamo innanzitutto lavorare per la stabilità…

...quando si lascia uno spazio vuoto è ovvio che lo occupa qualcun altro, noi abbiamo un interesse nazionale ma anche un interesse europeo ed essere presenti nei Balcani.
… tappa successiva a quella dell’incontro di oggi: una riunione di tutti i ministri degli esteri dell’area dei Balcani per essere noi portatori di pace, portatori di dialogo garanti di una presenza europea forte ma anche equilibrata garanti di una presenza europea che punta alla stabilità e dicevamo i corridoi migratori e anche questa regione la frontiera orientale soffre di immigrazione irregolare, non abbiamo soltanto il corridoio mediterraneo, dobbiamo sorvegliare anche questo corridoio e ma se non c’è stabilità e pace si rischia di avere un’immigrazione irregolare crescente… nei Balcani vogliono una presenza italiana sia dal punto di vista commerciale sia dal punto di vista industriale, il nostro saper fare l’opportunità che offre questa regione, che è destinata a crescere, ha bisogno di questa capacità. Abbiamo quattro milioni di piccole medie imprese! …credo fortemente nella diplomazia economica, ecco perché con i nostri Ambasciatori in Serbia e in Kosovo stiamo organizzando due business forum …e accompagneremo le imprese italiane per fare investimenti… in tutti i settori.

Ecco il ritorno delle imprese che magari oggi lavorano in Paesi dove non si trovano più bene: possono ritornare e investire di più nei Balcani! Però questo và fatto con continuità.

…il rappresentante del Presidente del Consiglio,  Ambasciatore Talò,  ha partecipato finalmente, anche perché abbiamo puntato i piedi, ad una riunione del famoso quintetto che si occupa di fare proposte di pace a Serbia e Kosovo. Avevano tentato di escluderci ma abbiamo puntato i piedi e l’abbiamo spuntata perché vogliamo essere politicamente presenti perché abbiamo molte cose da dire e molte cose da fare nella regione dei Balcani e non abbiamo certamente una mentalità colonizzatrice, abbiamo solo una mentalità costruttiva, una mentalità positiva…
penso al Mediterraneo allargato….: vogliamo avere un’Italia presente e l’obiettivo è quello di favorire la crescita del nostro Paese…

…stiamo già pensando come si può lavorare per la ricostruzione dell’Ucraina che sarà parte del mercato interno della futura Unione europea anche lì vogliamo essere presenti a

…abbiamo un interesse e c’è interesse per noi e possiamo lavorare in questa direzione anche attraverso la politica della cooperazione allo sviluppo che non deve essere un modo per dare soldi a destra a manca ma deve essere una politica finalizzata a far crescere i Paesi che diventeranno interlocutori dell’Italia, ovunque nel mondo…anche attraverso la diplomazia della cultura

…vogliamo mettere tutto a sistema per far sì che l’Italia sia di nuovo protagonista in quest’area perché c’è bisogno di Italia e sono i paesi dell’area balcanica che chiedono una nostra maggiore presenza …

Abbiamo scelto Trieste perché è un vero ponte tra l’Italia e i Balcani è una città simbolo, è stata ed è ancora la città porto per tutta una grande area e quindi una città metteleuropea, una città che è ponte tra realtà diverse e da Trieste proprio vogliamo lanciare questo messaggio di nuova presenza politica dell’Italia, un’azione coordinata, abbiamo bisogno, caro Sindaco. anche di una diplomazia dei comuni…dobbiamo mettere tutto a sistema...tutti dobbiamo essere insieme…”

Video intervento del Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Giorgia Meloni

“…Sappiamo per esperienza che tutto quello che accade al di là dell’Adriatico ha un riflesso immediato su di noi. Non poteva quindi esserci il luogo più adatto per questa conferenza…

Trieste e il Friuli Venezia Giulia sono intimamente legati e connessi al mondo balcanico da profonde relazioni economiche e culturali…

…il tessuto imprenditoriale di questo territorio rappresenta inoltre un esempio vincente della capacità italiana di affermarsi nei mercati internazionali grazie al suo talento e alla sua creatività…

…le attuali dinamiche geopolitiche rendono questa conferenza quanto mai necessaria. La guerra di aggressione dalla Federazione Russa all’Ucraina, siamo arrivati oggi all’undicesimo mese, ci pone davanti a scelte inevitabilmente strategiche, l’Europa ha una grande responsabilità verso i Balcani e deve impegnarsi per riaffermare il senso di appartenenza di questa regione al nostro mondo e ai nostri valori …urgente che l’Unione europea sviluppi una nuova visione nei confronti di questa regione e metta l’allargamento ai Balcani occidentali tra le sue priorità…non possiamo permettere che questo quadrante strategico per il nostro continente resti ancora a lungo fuori dalla casa comune europea ed è la ragione per la quale l’Italia continuerà a battersi in prima linea affinché il processo di integrazione europea dei Balcani possa proseguire con ancor più slancio e determinazione. Per noi si tratta anche di un tema di rilievo assoluto che riguarda la nostra sicurezza nazionale…

…Le nostre aziende sono già pronte protagoniste nella regione ma dobbiamo rinnovare questa presenza e investire nei settori strategici verso non solo alle infrastrutture, alle reti energetiche ma anche allo sviluppo delle piccole medie imprese per le quali il modello italiano è in grado di offrire un’esperienza assolutamente all’avanguardia.

...ci battiamo per un‘integrazione regionale nell’ambito di un processo di adesione all’Unione europea di tutti gli stati della regione e crediamo che sostenere la stabilizzazione, la piena integrazione europea significhi lavorare per una cooperazione nella lotta alla corruzione, nel contrasto ai traffici illegali, nella gestione nel contenimento dei flussi migratori irregolari, nella prevenzione nel contrasto del radicalismo in ogni sua forma…”

Intervento del Commissario europeo per il vicinato e l’allargamento Olivér Várhelyi

“…Trieste è una città emblematica…Trieste non è solo una porta per i Balcani occidentali, è anche una porta per l’Europa centrale. E questo dimostra solo quanto di più potremmo fare insieme, per integrare i Balcani occidentali il più velocemente possibile nell’Unione europea.

Abbiamo bisogno di più Trieste ovunque nei Balcani occidentali.Serve più Italia..

L’Italia è un partner chiave per i Balcani occidentali e l’Europa centrale membro fondatore dell’Unione Europea. un grande stato membro dell’Unione europea. Ed è per questo che le nostre speranze sono ancora più alte che mai che l’Italia promuova molto più forte anche sul terreno l’integrazione dei Balcani occidentali in tutta l’Unione europea..

…con l’attuale crisi geopolitica ed economica provocata dalla guerra della Russia contro l’Ucraina, l’allargamento torna tra le prime 3 priorità dell’Unione europea. E non solo dell’Unione europea, ma anche dei leader dell’Unione europea…

…dare una spinta, un sostegno più forte che mai ai nostri vicini, non solo per mantenerli sulla strada dell’UE, ma anche per accelerare la loro integrazione nell’Unione europea. molti dei risultati sono stati raggiunti, ma molto dovrà ancora essere realizzato. Per non parlare dell’adesione di almeno un paese in un futuro molto prossimo …già nel febbraio 2020, abbiamo messo sul tavolo una nuova metodologia di allargamento…

…dobbiamo ripristinare i principi fondamentali della politica di allargamento. Non solo per i Balcani occidentali, ma anche per i nostri Stati membri…un processo di allargamento più credibile, più dinamico, più prevedibile e più orientato alla politica.

apertura dei negoziati di adesione per l’Albania e la Macedonia del Nord.È così che siamo riusciti a superare un’altra situazione di stallo e a tenere le prime Conferenze intergovernative per entrambi i paesi lo scorso luglio.

…anche Serbia e Montenegro hanno aderito alla nuova metodologia, il che significa un livello ancora più elevato di impegno da parte loro per accelerare le loro riforme con noi che acceleriamo la nostra adesione all’UE per loro..

Il Consiglio europeo ha accettato la nostra proposta e ha concesso lo status di candidato alla Bosnia-Erzegovina lo scorso dicembre. Questo è un forte incoraggiamento per l’intera regione dei Balcani occidentali, che l’Europa è tornata. L’Europa è pronta a dare i suoi frutti se anche i Balcani sono pronti a farlo…

…L’integrazione politica funziona solo se abbiamo una reale integrazione dei Balcani occidentali. Integrazione reale significa integrazione economica e sociale dei Balcani occidentali nell’Unione europea…

..nei prossimi mesi assisterete a un’attuazione accelerata del cosiddetto Piano economico e di investimenti per i Balcani occidentali in grado di mobilitare 30 miliardi di euro di investimenti… è un piano che è stato elaborato insieme ai nostri partner …Significa investire in grandi progetti infrastrutturali, avere connettività quando si tratta di energia, quando si tratta di trasporti, quando si tratta di dispiegare risorse energetiche rinnovabili e quando si tratta di creare un’economia digitale nei Balcani occidentali.

negli ultimi due anni abbiamo approvato 40 progetti per un importo complessivo di investimenti di 5,7 miliardi di euro per i Balcani occidentali. …

L’attuazione del Piano creerà anche opportunità per le imprese europee …anche le nostre banche commerciali, i nostri fondi di investimento e il settore finanziario possono beneficiare dei finanziamenti dell’UE …non solo grandi progetti di scala, ma anche il prezioso tessuto dell’economia che sono le PMI

A causa della crisi del COVID-19 e della guerra in Russia, le nostre catene di approvvigionamento sono sotto pressione. I costi di trasporto dall’estero sono molto più alti …investire nei Balcani occidentali può quindi essere una valida alternativa. Non c’è posto migliore di Trieste, per farlo…

abbiamo adottato un pacchetto di sostegno energetico per i Balcani occidentali di 1 miliardo di euro per aiutarli ad affrontare la crisi energetica.

..includendo nel nostro sistema di roaming l’intera area dei Balcani Occidentali

..permettetemi di ringraziare l’Italia, le sue autorità, le sue imprese e la sua gente che ogni giorno si impegnano con determinazione e impegno attraverso il dialogo e la cooperazione economica nei Balcani occidentali, ma anche, fornendo le basi di sicurezza e stabilità nei i Balcani occidentali. I soldati italiani lavorano ogni giorno per la sicurezza dei Balcani occidentali e l’Europa non li ringrazierà mai abbastanza per questo lavoro

il commercio tra la regione dei Balcani occidentali e l’Italia è cresciuto di oltre un miliardo di euro. Nel 2021 era di 9 miliardi di euro

L’Italia sta finanziando anche progetti di cooperazione, come il primo cavo tra Italia e Montenegro, portando elettricità sotto il mare e portando collegamenti molto importanti, anche per il futuro, per la futura elettricità verde nei Balcani occidentali…si spera già a medio termine, dovremmo essere in grado di portare attraverso l’Italia nei Balcani occidentali elettricità verde dal Nord Africa.

creare un ambiente incoraggiante che sostenga la crescita economica, promuova gli investimenti e aumenti l’attrattiva dei Balcani occidentali per commercianti e investitori…. È solo in questo modo che possiamo integrare pienamente i Balcani occidentali nell’Unione europea. ..questo è un vantaggio per tutti noi, non solo per l’Italia, ma anche per i Balcani occidentali e l’Unione europea.

Intervento del Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga

“..le politiche di cooperazione regionale che favoriamo e finanziamo, gran parte vengono svolte in quell’aria geografica proprio per la vicinanza culturale e storica che il Friuli Venezia Giulia, non solo, abbiamo anche strumenti propri, penso a Finest, che favoriscono l’internazionalizzazione delle nostre imprese in particolar modo in questa area geografica europea….

..ho apprezzato particolarmente le parole del Commissario europeo all’allargamento e alle politiche di vicinato perché penso che oggi non dobbiamo semplicemente ragionare sulle opportunità economiche che ci sono, e ovviamente sono importanti, tra Europa e Balcani, tra Italia e Balcani. L’Unione europea e la Commissione mi auguro possano favorire, esattamente come fanno i nostri amici e fratelli statunitensi, scelte di politica di investimento internazionale che possano garantire la stabilità in prospettiva del nostro sistema produttivo.

Dobbiamo lavorare, Europa e Stati Uniti insieme, per fare una politica che scelga gli investimenti delle filiere produttive strategiche per le democrazie occidentali. Non sarebbe più accettabile trovarsi nuovamente sotto scelte unilaterali di paesi terzi molto lontani dal nostro sistema democratico che condizionano e rischiano di mettere in ginocchio le nostre filiere produttive che vuol dire mettere in ginocchio il nostro sistema industriale e le garanzie sociali per i nostri cittadini. L’Europa deve trovare questa forza di indirizzare gli investimenti e di favorire la sicurezza dell’industria europea…

Intervento del Sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza

“…Trieste, da sempre crocevia di popoli, cultura e religioni, ha nel suo DNA il concetto di Europa ben prima che venisse fondata l’Unione europea. Lo scorso primo gennaio si è completato il processo di ingresso della Croazia con la definitiva caduta dei confini e l’adesione allo spazio Schengen.

Conoscendo molto bene questo Paese, non vi nascondo che è stato emozionante lo scorso 10 gennaio andare a Fiume nella comunità italiana senza che ci fossero sbarre abbassate per i controlli dalla Slovenia alla Croazia. Questo è il frutto del lavoro che l’Unione europea, di cui l’Italia è orgogliosamente il Paese fondatore, ha sviluppato per sostenere una politica di graduale integrazione dei paesi dei Balcani occidentali.

…dal santuario di Montegrisa, qui alle nostre spalle, lo sguardo può spaziare dall’Italia ai confini della Slovenia, Croazia e Austria. In questo contesto l’Italia con Trieste è anche al centro di questa nuova Europa che si sta allargando sempre più a est. E’ una capitale d’area importante e strategica ma soprattutto è strutturata sul piano culturale per essere un punto di riferimento per l’allargamento con tutto ciò che comporta in termini commerciali, sociali, economici, con augurio che il nostro sguardo non trovi più ostacoli all’integrazione che può garantire pace e prosperità…”

La Conferenza nazionale è proseguita con 4 panel, alcune testimonianze del territorio e la conferenza stampa finale del Ministro On. Tajani

I panel – dedicato alla presentazione, da parte degli Ambasciatori d’Italia nei cinque Paesi dei Balcani occidentali, delle linee di promozione predisposte per il 2023 “Gli obiettivi del partenariato Italia-Balcani Occidentali”

II panel – “Strumenti e opportunità per il Sistema Paese” Tra i molteplici ed interessanti interventi spiccano quelli dei sindaci di Gorizia, Rodolfo Ziberna e di Nova Gorica, Samo Turel che hanno presentato il progetto “Go! 2025 Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della cultura 2025, un risultato storico per la cooperazione culturale transfrontaliera tra le due città e una grande opportunità per l’intero territorio.

III panel: “Il ruolo del sistema produttivo italiano”su come rinnovare il partenariato economico tra Italia e Balcani Occidentali – riflessioni e proposte del mondo produttivo italiano con gli interventi dei massimi rappresentanti delle confederazioni imprenditoriali che di seguito hanno dato il via ad un dibattito.

IV panel – “Gli strumenti internazionali a sostegno della crescita economica“ per offrire un’analisi delle prospettive illustrando gli strumenti di finanziamento a sostegno degli investimenti e della crescita economica della regione messi a disposizione da BEI, BERS, Banca Mondiale e Unione europea. Interventi dei massimi rappresentanti del Ministero dell’Economia e Finanze, della BEI, BERS, BANCA MONDIALE, INTESA SAN PAOLO.

Dopo le testimonianze del territorio da parte di Fincantieri, InCE e Accdemia per la Vita, il Ministro Antonio Tajani si è recato nella sala stampa per rispondere alle domande dei giornalisti che riprendevano diversi argomenti trattati nella giornata, aggiungendo una in particolare sulla posizione del Governo nella relazione con l’Egitto per il caso del ricercatore corregionale Giulio Regeni. Al settimo anno della sua triste scomparsa, l’On. Tajani ha riconfermato il sostegno per la ricerca della verità.

Per approfondire:

Programma della Conferenza

Registrazione integrale della Conferenza

Dal sito del Comune di Trieste: articolo 1, articolo 2

Photogallery dell’evento

Testo e immagini di Eva Zukar