Conferenza sul futuro dell’Europa: il 9 maggio l’evento inaugurale
In vista del lancio della Conferenza sul futuro dell’Europa, il 7 maggio, il Parlamento europeo ha pubblicato i risultati del suo sondaggio Eurobarometro sul futuro dell’Europa. L’indagine, condotta tra ottobre e novembre 2020, è stata commissionata congiuntamente dal Parlamento europeo e dalla Commissione europea.
Il Rapporto rileva:
- Circa otto europei su dieci (81%) concordano sul fatto che la Conferenza dovrebbe dare la priorità a come l’UE potrebbe gestire meglio crisi come l’epidemia di coronavirus.
Gli europei che sono disposti a partecipare alla Conferenza sul futuro dell’Europa vorrebbero farlo soprattutto attraverso incontri nella loro area locale, come i dibattiti o le assemblee dei cittadini (44%). - Più di otto europei su dieci (83%) concordano sul fatto che la Conferenza dovrebbe coinvolgere specificamente i giovani per promuovere nuove idee, di cui quattro su dieci (40%) che sono totalmente d’accordo.
Due terzi degli europei (66%) concordano sul fatto che il progetto dell’UE offre una prospettiva futura per i giovani europei. - L’indagine sul futuro dell’Europa ha anche esaminato le questioni relative alle elezioni europee e all’elezione del presidente della Commissione.
Secondo il sondaggio, gli intervistati hanno il doppio delle probabilità di sostenere il voto per liste transnazionali alle elezioni del Parlamento europeo (42%), rispetto a solo uno su cinque che rifiuta l’idea (19%).
Più di due terzi sono favorevoli a un processo per eleggere il presidente della Commissione europea attraverso la scelta dei candidati principali alle elezioni europee.
Mentre il 61% concorda sul fatto che un tale processo avrebbe senso solo se ai cittadini dell’UE fosse data la possibilità di votare per le liste transnazionali, quasi due terzi degli intervistati (64%) concordano sul fatto che questo approccio renderebbe il processo di elezione del presidente della Commissione europea più trasparente. I cittadini ritengono che darebbe anche più legittimità alla Commissione europea (63%) e rappresenterebbe un progresso significativo per la democrazia all’interno dell’UE (62%).
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