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Le misure della Commissione europea volte alla sostenibilità e alla resilienza del settore della pesca e dell’acquacoltura nell’UE

Il 21 febbraio 2023, la Commissione europea ha presentato quattro documenti per promuovere l’uso di fonti energetiche più pulite nel settore della pesca e dell’acquacoltura nell’UE, diminuire la dipendenza dai combustibili fossili e ridurre i danni agli ecosistemi marini per una pesca sostenibile e resiliente.

Restando in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo, il pacchetto di misure appena adottato intende raggiungere entro il 2050 la neutralità climatica nel settore in questione, il quale è particolarmente vessato dalla mancanza di sostenibilità ambientale e dalla vulnerabilità all’aumento dei prezzi dell’energia per la dipendenza dai combustibili fossili, comportando la ricorrente necessità di un sostegno finanziario da parte dell’Unione europea. I documenti proposti incentivano l’accelerazione della transizione energetica, implementando le fonti rinnovabili e a basse emissioni di carbonio per raggiungere le zero emissioni nette, e intendono rendere l’ambito lavorativo della pesca allettante per le giovani generazioni, migliorandone le condizioni d’occupazione. In particolare, un’azione fondamentale consiste nell’istituzione del partenariato internazionale per la transizione energetica della pesca e dell’acquacoltura dell’UE, il quale riunirà i portatori d’interesse del settore, le ONG e le autorità regionali e nazionali per far fronte alle sfide apportate dal processo di transizione energetica.

Nel pacchetto di misure varate dalla Commissione, anche il piano d’azione possiede una rilevante importanza dati i risvolti positivi che avrà sull’ambiente marino, essendo volto a ridurre l’impatto della pesca sugli ecosistemi marini e a rafforzare il contributo della politica comune della pesca (PCP) agli obiettivi ambientali dell’UE. Il piano prevede misure per aumentare la selettività degli attrezzi e delle pratiche di pesca, riducendo le catture accidentali delle specie minacciate, e contribuisce a realizzare la strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030 concernente la protezione giuridica del 30% dei mari. A tal fine, la Commissione invita gli Stati membri a calendarizzare le misure di protezione e conservazione delle aree marine, andando a ridurre l’impatto della pesca anche sui fondali marini. Per sostenere ulteriormente la piena attuazione della PCP, la Commissione intende proporre entro breve tempo un “patto per la pesca e gli oceani”, al fine di riunire tutti i portatori di interessi del settore della pesca per tracciare obiettivi e strategie comuni in una nuova fase di cooperazione.

Immagine e fonte: https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/ip_23_828