Il Consiglio dell’Unione europea si esprime sui violenti fatti in IRAN
Il Consiglio ha approvato nella seduta del 12 dicembre 2022, le nuove conclusioni sull’IRAN, incentrate in particolare sui seguenti aspetti: l’inaccettabile repressione delle proteste in corso con violazione dei diritti umani , la cooperazione militare dell’Iran con la Russia, compresa la fornitura di droni utilizzati dalla Russia nella sua guerra di aggressione nei confronti dell’Ucraina, il PACG (piano d’azione congiunto globale), così come la sicurezza regionale.
Inoltre, il Consiglio ha aggiunto oggi venti persone e un’entità all’elenco delle persone ed entità oggetto di misure restrittive (come il congelamento dei beni, il divieto di viaggio nell’UE) nel contesto dell’attuale regime di sanzioni in materia di diritti umani in Iran, in considerazione del loro ruolo nella risposta violenta alle recenti dimostrazioni in Iran scoppiate dopo la morte di Mahsa Amini. Gli atti giuridici del caso, compresi i nominativi delle persone e delle entità, sono stati pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
Nellos tesso documento sono state aggiunte dal Consiglio altre quattro persone e quattro entità che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’UCRAINA, in considerazione del loro ruolo nell’elaborazione e nella fornitura di velivoli senza pilota (UAV) utilizzati dalla Russia nella sua guerra contro l’Ucraina. Il Consiglio ha anche manifestato l’intenzione di imporre misure restrittive nei confronti di un’ulteriore entità sulla base degli stessi motivi.
Fino al 31 dicembre 2022 a presiedere il Consiglio dell’Ue è la Repubblica Ceca.