ROMA: UE AL LAVORO PER RAGGIUNGERE UN ACCORDO SULLE DECISIONI IN SOSPESO ALLA COP16 SULLA BIODIVERSITÀ
“L’UE e i suoi Stati membri restano fermamente impegnati a favore dell’attuazione del quadro globale sulla biodiversità, incluso degli obiettivi relativi ai finanziamenti da tutte le fonti. In questa nuova fase dei negoziati, insieme, dobbiamo trovare un modo per garantire il proseguimento di un finanziamento efficace e coerente a favore della biodiversità dopo il 2030. Siamo pronti a collaborare con tutte le parti per andare avanti e sfruttare i progressi compiuti a Cali” .
Queste le parole di Jessika Roswall, Commissaria per l’Ambiente, la resilienza idrica e un’economia circolare competitiva alla vigilia della conferenza mondiale sulla biodiversità (COP16) che si è riunita a Roma il 25 febbraio per riprendere le discussioni per trovare un accordo su questioni cruciali per arrestare e invertire la perdita di biodiversità entro il 2030.
L’incontro di Roma è la continuazione della riunione della COP16 tenutasi a Cali (Colombia) nell’ottobre 2024, che è stata nel complesso un successo e ha portato a diversi risultati. La COP16 è stata la prima volta che i paesi si sono riuniti dopo la firma del Global Biodiversity Framework (GBF) nel 2022, il quadro fornisce obiettivi e traguardi chiari e una tabella di marcia per proteggere e ripristinare la biodiversità in tutto il mondo. Sulla base di questi obiettivi e traguardi in occasione della COP16, i paesi hanno compiuto progressi sostanziali nell’attuazione del quadro globale per la biodiversità concordando:
- un meccanismo multilaterale per l’uso delle informazioni di sequenziamento digitale provenienti dalle risorse genetiche (DSI) istituendo un nuovo Fondo, denominato Fondo Cali;
- un ruolo più ampio delle popolazioni indigene e delle comunità locali (IPLC) nel salvare la biodiversità e una decisione storica che riconosca il ruolo delle persone di origine africana nella conservazione della biodiversità;
- Istituire una rete di centri regionali di cooperazione scientifica e tecnica. La Commissione europea ospiterà uno dei centri;
- l’adozione di un piano d’azione per la biodiversità e la salute;
- procedure per descrivere le aree marine ecologicamente e/o biologicamente significative, essenziali per il trattato sulla biodiversità al di là della giurisdizione nazionale e per proteggere il 30% delle aree oceaniche entro il 2030
Nonostante questi risultati le parti non sono riuscite a raggiungere un accordo su tutte le decisioni necessarie per attuare correttamente il quadro. L’Ue sta, quindi, collaborando con i partner e sta cercando un consenso su tutti i progetti di decisione in sospeso: la mobilitazione delle risorse, il meccanismo di finanziamento, il quadro di monitoraggio, le modalità di pianificazione, monitoraggio, rendicontazione e revisione, il meccanismo finanziario, la cooperazione tra gli accordi ambientali multilaterali e le organizzazioni e i processi internazionali, il programma di lavoro pluriennale e le questioni amministrative.
L’UE e i suoi Stati membri sono i principali fornitori di finanziamenti internazionali per la biodiversità. La Commissione ha già annunciato un raddoppio dei suoi finanziamenti internazionali per la biodiversità a 7 miliardi di EUR per il periodo 2021-2027, e sta già realizzando importanti progetti faro, come l’iniziativa NaturAfrica da 1,4 miliardi di euro. Dopo la ripresa delle sessioni a Roma, la prossima Conferenza delle Parti – COP17 – si terrà nel 2026 a Yerevan, in Armenia.