Risultati e prospettive a due anni dall’adozione di Next Generation EU
Next Generation EU è lo strumento temporaneo di ripresa e rilancio economico europeo, istituito dal Consiglio europeo nel luglio del 2020 per far fronte alla crisi legata alla pandemia di COVID-19 attraverso la messa a disposizione di una dotazione di 800 miliardi di euro. Il 21 febbraio 2023, la Commissione ha adottato una comunicazione che evidenzia i risultati concreti che sono stati conseguiti dal momento in cui è stato adottato il piano e reso operativo dal suo strumento chiave, ovvero il dispositivo per la ripresa e la resilienza, il quale risulta essere il motore dell’Unione europea a favore degli investimenti e delle riforme digitali e verdi sul territorio degli Stati membri, oltre ad alcune previsioni e a due strumenti di attuazione che aumentano la prevedibilità e la trasparenza del meccanismo stesso.
Ad oggi, nell’ambito dello strumento, sono stati erogati oltre 144 miliardi di euro sottoforma di sovvenzioni e prestiti. Tra i risultati tangibili conseguiti grazie all’impulso fornito dal dispositivo per la ripresa e la resilienza figura la promozione delle riforme dei sistemi di giustizia penale e civile in Italia, degli investimenti nelle energie rinnovabili offshore in Grecia e delle riforme del marcato del lavoro in Spagna, oltre al miglioramento della convenienza dell’offerta di alloggi in Lettonia. Le riforme incentivate dal dispositivo gettano le basi per gli investimenti successivi previsti nei piani per la ripresa e la resilienza e in quei piani che necessitano di altri fondi europei, nazionali e privati, mettendo in moto un circolo virtuoso di miglioramento. La recessione economica conseguente alla pandemia è stata contrastata e, nell’attuale contesto di crisi della sicurezza energetica dell’UE e della transizione industriale verso un’economia a zero emissioni, il dispositivo resta uno strumento essenziale per affrontare le nuove sfide.
In prospettiva, la Commissione ha valutato che gli investimenti finanziati da Next Generation EU potrebbero stimolare il PIL dell’Unione europea di circa l’1,5% nel 2024, incentivando l’occupazione. Entro la primavera del 2023, gli Stati membri dovranno integrare i propri piani nazionali per la ripresa e la resilienza con i capitoli di REPowerEU, che ha potenziato la capacità finanziaria del piano fino a 270 miliardi di euro, contribuendo all’eliminazione della dipendenza dell’UE dai combustibili fossili della Russia e all’accelerazione della transizione ecologica verso l’energia pulita, in sinergia con quanto previsto dal piano industriale del Green Deal dell’UE. Infatti, le misure adottate attraverso l’impiego del dispositivo per la ripresa e la resilienza andranno a sostenere i progetti industriali e tecnologici di R&I a zero emissioni, contestualmente all’ecologizzazione dell’industria e all’aiuto fornito alle imprese per far fronte ai prezzi elevati dell’energia.
Immagine e fonte: https://next-generation-eu.europa.eu/index_en#make-it-green; https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/ip_23_992