venerdì, Aprile 19, 2024
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Come combattere la disinformazione

La disinformazione e le notizie false in ambito medico abbondano, anche per quanto riguarda la COVID-19. È importante affidarsi soltanto a fonti autorevoli per ottenere informazioni aggiornate, in particolare in questo momento di pandemia.
Ma quali sono queste fonti autorevoli?
Sicuramente le autorità sanitarie pubbliche del proprio paese e i siti web pertinenti delle organizzazioni internazionali e dell’UE come per esempio l’ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control) e l’OMS (Organizzazione Mondiale della Salute).
Ogniuno di noi ha la responsabilità di quello che condivide, prima di farlo bisogna sempre verificare la fonte e la veridicità.

Dal canto suo, la Commissione europea ha invitato le diverse piattaforme online, che hanno risposto positivamente, ad adottare misure per bloccare le promozioni truffaldine di prodotti contraffatti contro il virus (mascherine, guanti, igienizzanti). La Commissione sta inoltre incoraggiando queste piattaforme a promuovere le fonti autorevoli, a declassare i contenuti che risultino falsi o fuorvianti e a rimuovere quelli illegali o che potrebbero provocare danni alla salute.

A giugno 2020 la Commissione europea e l’Alto Rappresentante hanno fatto una comunicazione congiunta che analizza la risposta immediata e propone un’azione concreta per contrastare con decisione la disinformazione e rafforzare la resilienza delle società europee.
La crisi si è trasformata in un banco di prova per dimostrare come l’UE e le sue società democratiche affrontano la sfida della disinformazione. Gli aspetti elencati di seguito sono fondamentali per un’UE più forte e più resiliente.
Comprendere: è importante in primo luogo distinguere tra contenuti illegali e contenuti dannosi ma non illegali;
Comunicazione: durante la crisi l’UE ha intensificato le proprie attività volte ad informare i cittadini sui rischi e a rafforzare la cooperazione con altri soggetti internazionali per contrastare la disinformazione.

Fontamentale per la lotta alla disinformazione è stata la cooperazione tra la Commissione europea, il Parlamento europeo, il Consiglio e tra istituzioni dell’UE e Stati membri, partner internazionali, compresi tra gli altri l’OMS, il meccanismo di risposta rapida del G7 e la NATO.

Con sito europeo Combattere la disinformazione la Commissione europea cerca di fare chiarezza su alcune notizie presenti online che danno informazioni e dati non veritieri. All’interno del sito è stata creata anche una parte dedicata alle truffe online collegate al Covid-19, all’interno della quale vengono inoltre dati suggerimenti per i consumatori e gli operatori commerciali.

Un’altro sito molto utile per aiutare tutti i cittadini a capire se un’informazione e vera o no, il Servizio europeo per l’azione esterna ha creato il database https://euvsdisinfo.eu/. Tale sito contiene più di 8000 casi di disinformazione, coprendo oltre 20 lingue e calcolando una media di circa 60 nuovi casi a settimana. All’interno articoli, video, dati, studi e molto altro.

Un’altro strumento importante per combattere la disinformazione è stato realizzato dal Parlamento europeo, un’informativa su come riconoscere una notizia falsa attraverso le seguenti 8 fasi