Allargamento dell’UE: invito ai rappresentanti della società civile dei paesi candidati a partecipare ai lavori del CESE
Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) ha lanciato il 4 gennaio 2024 un invito a manifestare interesse per diventare “membri candidati all’allargamento” e contribuire, nel 2024, al lavoro consultivo del Comitato che, istituito nel 1957 dal Trattato di Roma per consigliare i responsabili delle decisioni dell’Ue e garantire che le organizzazioni e le reti della società civile abbiano voce sullo sviluppo dell’Europa, è un forum unico per la consultazione, il dialogo e il consenso tra i rappresentanti di tutti i settori della società civile organizzata. L’obiettivo del CESE è quello di contribuire a garantire che l’elaborazione delle politiche e della legislazione dell’Ue sia più democratica ed efficace e rifletta realmente le esigenze dei cittadini europei. Un numero significativo di iniziative legislative dell’Ue deve essere sottoposto al CESE per un parere obbligatorio prima della loro adozione.
Il Presidente del CESE Oliver Röpke ha dichiarato: “La geopolitica è riemersa come tema esistenziale nell’agenda politica. L’Ue deve essere all’altezza del compito che l’attende: è giunto il momento del suo risveglio geopolitico. Un passo importante è stato compiuto con l’approvazione da parte dei leader dell’Ue dell’apertura dei negoziati di adesione con la Moldavia e l’Ucraina e con la concessione dello status di candidato alla Georgia. Per plasmare il futuro, dobbiamo imparare dalle esperienze passate e integrare progressivamente i candidati all’Ue. Oggi il CESE lancia con orgoglio l’appello ai “membri candidati all’allargamento”, rappresentanti della società civile brillanti e impegnati di tutti i paesi candidati all’Ue che si uniranno alle nostre fila nel 2024. Desidero ringraziare la Presidente von der Leyen e il commissario Várhelyi per il loro incrollabile sostegno a questo progetto”.
Queste parole seguono la mossa storica dei leader dell’UE che, a dicembre 2023, hanno aperto i negoziati di adesione con l’Ucraina e la Moldavia e hanno concesso lo status di candidato alla Georgia. La decisione ha fatto seguito alle dichiarazioni della Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen sul nuovo slancio dell’allargamento. In questo contesto, già nel settembre 2023 il CESE ha preso la decisione di coinvolgere nel suo lavoro consultivo i rappresentanti della società civile dei Paesi candidati. Una priorità politica del Presidente del CESE Oliver Röpke.
I “membri candidati all’allargamento”, titolo che, pur essendo onorifico, dimostra il sostegno e la considerazione per i rappresentanti della società civile dei Paesi candidati all’Ue, lavoreranno a fianco dei membri del CESE, contribuendo alla stesura dei pareri del CESE e partecipando alle sessioni plenarie. Questa iniziativa innovativa fa del Comitato il primo organo dell’Ue a integrare progressivamente nelle sue attività i rappresentanti dei paesi dell’allargamento.
Le organizzazioni della società civile dei Paesi candidati all’UE, interessate, possono candidarsi e proporre i propri rappresentanti attraverso l’apposito sondaggio fino al 25 gennaio. Il processo di selezione terrà conto della loro esperienza e rappresentatività, del loro curriculum di partecipazione a reti nazionali o internazionali e della necessità di garantire l’equilibrio di genere e la rappresentatività delle organizzazioni giovanili.
https://www.eesc.europa.eu/en/initiatives/call-eu-candidate-countries-civil-society