venerdì, Aprile 19, 2024
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11.000 km a piedi: la “Marcia Europa”

Anna Rastello e Riccardo Carnovalini

Ma noi che ne sappiamo dell’Europa. Poco o niente. Anche un viaggiatore recidivo come me si rende conto d’un tratto di non conoscerla affatto, dopo aver ascoltato il racconto di due che se la sono camminata tutta, per un anno intero. Undicimila chilometri nella pancia del Continente, undicimila come dall’Italia a Vladivostok. Un viaggio dove peraltro i chilometri non contano nulla. Contano gli incontri, il sole e la nebbia, le porte che si aprono e quelle sbattute in faccia…

E’ così che inizia l’articolo scritto da Paolo Rumiz per presentare il viaggio di Anna Rastello e Riccardo Carnovalini, che hanno concluso il loro cammino proprio a Trieste.
Lo staff del Centro di informazione europea Europe Direct Trieste li ha accolti con la bandiera europea, curiosi di sentire le prime impressioni di un’esperienza vissuta con zaino e tenda che ha permesso loro di osservare terre e culture più o meno note.
Il tesoro che si portano a casa brilla per una serie di racconti e riflessioni sull’Europa di oggi, di come si è trasformata e di come abbia suscitato alcune considerazioni durante il lento ma inesorabile cammino.
Parole come accoglienza, diffidenza, disponibilità, incontro, integrazione, sono state analizzate nel profondo dopo i contatti instaurati con gli abitanti del vecchio continente che oggi sono nella giovane Unione europea.
La chiave sta nelle parole pronunciate da Riccardo: “Perché non si può amare un luogo se non lo si conosce“.
Sarebbe bello leggere un loro libro, magari lo scriveranno prima o poi. Per saziare la nostra curiosità, nel frattempo abbiamo rivolto loro tante domande durante l’intervista realizzata il 15 ottobre, data di arrivo a Trieste.
I due camminatori sono stati accolti e salutati ufficialmente dal Sindaco Roberto Dipiazza, gli Assessori Giorgi e Rossi e lo scrittore Paolo Rumiz i quali hanno consegnato loro il gagliardetto della città mitteleuropea mentre l’ufficio europeo ha approfittato per donare alcuni gadget.

Di seguito alcune foto del benvenuto ed una breve intervista ad Anna e Riccardo.