Valentina – PALESTINA – Shufat (maggio 2007 – ottobre 2007)
nome: Valentina età: 23
studi: studentessa universitaria lingue: inglese
primo contatto con l’Eu Direct: maggio 2006
partenza: maggio 2007
Il progetto cui prende parte Valentina si svolgerà nel campo profughi di Shufat vicino a Gerusalemme. Ha partecipato, prima della partenza, al training informativo a Bruxelles.
Lavorerà con le donne ed i bambini del campo. Alloggio all’interno del campo (in famiglia).
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1 MAGGIO :
ARRIVO Siamo arrivati stamnattina a Tel Aviv verso le 3. Dopo tre ore di controlli e domande varie (routine quaggiù), abbiamo atteso la persona che ci è venuta a prendere verso le 7. Ora siamo all’ ostello dove rimarremo per circa tre giorni. Siamo un bel gruppo ed il training a Bruxelles è servito anche ad unirci. Qui fa molto caldo e dopo una sana dormita ci siamo bevuti una sacco di thè. Per ora è tutto. Vi aggiorno presto.
a metà maggio… Qui tutto bene. Il lavoro preocede e a quanto pare forse avrò il compito di insegnare italiano alle ragazze di un Summer Camp…
..ho cominciato il corso di arabo, ma credo che il modo più effcace di imparare è proprio vivere in mezzo alle persone che parlano la lingua. Qualche piccolo problemino con il guardaroba. Qui le maniche corte, le maglie corte e scollate non vanno (e anche se non te lo dicono esplicitamente lo capisci da sola), ma per fortuna ho ascoltato il tuo consiglio: non mi sono portata via molto e ho preso qui quello che mi serve (niente di meglio anche per variare un po’ lo stile).
Questa mattina – 16 giugno, ndr – SORPRESA: (perchè il bello di qui è che ogni giorno c’è qualcosa di nuovo) hanno chiuso il gate che da Ar’ram Beit Al Barid permette di andare a Beit Anina dove dopo il check point prendiamo il bus per Shuf’at che prosegue per Gerusalemme. Bene. Come cavolo facciamo a passare??
Ancora una volta la gente palestinese si è fatta riconoscere e vedendo 3 individui che non sapevano cosa fare ci ha indicato un vero e proprio “buco” sotto la strada dove passare. Al check point i soldati israeliani hanno rotto ( passami il termine) più del solito evidentemente per la situazione che di qui non è, come dire, il massimo. Motivo per cui gli israeliani sono allerta onnipresenti ovunque possono.
Però i ragazzi dell’Ydd e soprattutto un ragazzo palestinese dello Yap che ci ha fatto il training a Bruxelles ci tengono sempre informati e sono veramente molto disponibili.
Girare questi giorni è un po’ sconsigliato, motivo per cui ce ne stiamo tra Gerusalemme e dintorni.
Però in compenso, ogni mattina ti svegli con un sole che spacca le pietre e illumina tutta la giornata nel vero senso della parola, ed un meraviglioso vento che a volte, specie di sera, fa concorrenza alla bora (NB: considerate che io amo il vento), quindi vedete un po’ se solo questo non basterebbe per caricarti per la giornata.
A presto altre news …
ultimissime, 17 settembre
Sto bene e qui già da giovedì è iniziato il Ramdan che, come sai, è il mese sacro per il mussulmani.
Il Ramadan viene stabilito in base al calendario lunare,e per i fedeli è un tempo di preghiera e digiuno.
Dai minareti il muezzin chiama più spesso alla preghiere ed i ritimi sono veramente cambiati.
Nei giorni che precedevano l’inizio,la gente faceva la fila nei negozi che si sono riforniti di datteri, noci, noccioline, frutta secca , biscotti e dolci che vengono consumati durante i remadan solo al tramonto del sole verso le 18.30 e prima del suo sorgere, circa verso le 4 di mattina . Molti caffe’, e piccoli negozi di kebab e falafel sono chiusi. Anche per le strade e le vie del campo di Shuf’at c’è poca gente. e la mattina, incredibile ma vero, spesso non c’è neppure molta coda nel checkpoint all’entrata-uscita del campo.
Le moschee e strade palestinesi (ovviamente) sono addobbate con le luci che vengono esposte anche sulle case e sulle finestre. E vi assicuro che è uno spettacolo unico vedere di sera le luminarie con le mezze lune sui balconi e tutte queste lucette.e per qualche aspetto sembra un po’ il tempo che precede il Natale da noi. E l’aria che si respira, è quella di un tempo particolare.
Nessuno mangia nè beve per le strade chiaramente,e soprattutto in certe ore c’è un’aria così silenziosa che sembrano le 2 di pomeriggio in pieno agosto. Ed è strano qui, dove di solito non puoi passare per le strade più affollate senza arrivare a casa con i timpani non sentono più i decibel più bassi …
L’altro giorno c’è manacato poco che non rimanessi a Gerusalemme fino a sera, perche i bus sospendono il servizio per un paio di ore quando si fermano a pregare, con la conseguenza che la gente si affolla quando l’ultimo è in procinto di partire e appena arriva il primo dopo il tempo della preghiera.
Quanto agli orari bhe’ ascolta questa: nella notte tra mercoledì 12 e giovedì 13 è entrata in vigore per i palestinesi l’ora solare, il che vuol dire che tutte le moschee e gran parte degli esercizi palestinesi chiudevano un’ora prima. Questo tuttavia non valeva per gli israeliani che hanno spostato le lancette dell’orologio solo nella notte tra sabato 15 e domenica 16. Ti lascio immaginare la confusione che abbiamo fatto. E la cosa straordinariamente assurda è che ad Est Jerusalem l’orologio segnava un’ora, mentre a West Jerusalem nello stesso momento, era esattamete un’ora piu’ tardi.Questo e altro a Gerusalemme!