Nicola – FRANCIA – Brest (dicembre 2007 – settembre 2008)
nome: Nicola età: 24
studi: maturità scientifica lingue: inglese e croato
primo contatto con l’Eu Direct: aprile 2006
partenza: dicembre 2007
Dopo aver girato parte dell’Europa, dei Balcani e del bacino del Mediterraneo Nicola adesso, grazie allo SVE, ha scelto come meta Brest, deliziosa cittadina della Bretagna dove lavora in un ostello per giovani. L’associazione di accoglienza si occupa di persone disabili e giovani svantaggiati, questo non farà che aumentare le opportunità di crescita del nostro nuovo volontario.
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primissimo report (poche ore dopo l’arrivo…)
Fresco fresco appena arrivato. Ho trovato solo adesso il tempo di scrivere. Stiamo montando il palco x uno spettacolo di stasera, é la settimana africana,sembra molto interessante,sono tutti simpatici però parlano tutti solo francese, salvo pochi…sarà dura, però meglio x imparare.Gael ha detto che faremo i documenti con l’agentie nationale + avanti, perchè siamo super impegnati. Poi dovrei andare a Redon,ma ancora nn ho fatto in tempo a parlare.
Vi scrivo quando sarò + informato. au revoir
secondo REPORT “per amici” (dopo una settimana)
Ok Eccomi qua. Fa un freddo cane, ma mi sto abituando.
Appena arrivato Gael e Mami (Isabel) mi hanno gioiosamente accolto, ma abbiamo subito iniziato a lavorare.
Lavoro in un Foyer (residence) per giovani lavoratori e studenti, ke ospita anke una clinica x anziani e disabili.
I ragazzi sono quasi tutti africani, chi dal Senegal chi dalle Mauritius o dal Burundi (davvero,mica x dire).
Son tutti coccolissimi, molto aperti sempre sorridenti,e le ragazze sono…uahu!!!!!!!!!!!!!!
Bon,appena arrivato dicevo abbiamo preparato la semaine africaine, una festa a tema, i ragazzi e soprattutto le ragazze hanno cucinato un pollo con riso e salsa di cipolla (ottimo ),poi hanno ballato coi costumi tradizionali. Una figata. Io ho aiutato a montare il palco e poi mi sono piazzato in cucina con le ragazze, mangiando, “ciacolando” e aiutando un po’. Abbiamo fatto le 4 e alla fine io,Gael e altri muloni abbiamo pulito tutto.
La mia camera è piccola ma confortevole, ho tutta la mattina libera x suonare,leggere e studiare il francese. Vado anke a correre, l’aria é pulitissima!
La settimana dopo sono andato a Redon x il corso di formazione: eravamo 3 ragazzi e 6 ragazze, molto bello,ogni sera festa e alle 8 sveglia e lezioni di francese, informazioni sul SVE e come affrontare problemi e così via. Gli animatori ‘sai cocoli. Ho saltato un giorno intero causa ko tecnico. Abbiamo conosciuto un sacco di altri Sve: ukraini, ungheresi, turchi, spagnoli. Un bel gruppo. Siamo anke finiti in un castello a casa di un tipo,non chiedetemi come. Bellissima cittadina. Ho parlato molto in spagnolo xke uno dei ragazzi era spagnolo e non parlava nessun’altra lingua, ero l’unico ke lo capiva.
E adesso eccomi qua;non sono ancora molto coinvolto nelle attività ma dicembre é un periodo tranquillo. Intanto conosco gente e modus operandi del Foyer. Insomma tutto bene molto meglio di quanto pensavo.In Francia si sta bene e tutti i servizi funzionano a dovere,altro ke Italia.
Dinmenticavo 😡 andare a Redon c’era una tempesta ke ha bloccato tutti i treni,così sono arrivato 6 ore dopo, senza nessuno a prendermi, senza cell, senza numero o indirizzo. Solo Dio sa come ho trovato il posto,sotto la pioggia e nella città deserta…La fortuna del viaggiatore!
due righe di febbraio : Uheila mes amis,ca gasse? Aujourdui c’est une superbe journé de fin hinver,il y a le soleil le ciel il est blue et il fait chaud, pas mal de tout. col francese va bene,sempre meglio,io mi sono ambientato,Brest é ricca di concerti la scena jazz-rock in particolare,i musicisti sono grandiosi,ma qlccosa anke electro e pop,insomma nn é male,anke se la vicina rRnnes é un crogiuolo di feste e avvenimenti.
Ma.. niente carnevale qua!
La Bretagna é fantastica,certi luoghi sono veramente da sogno,sono stato sull Ile d’Ouessant, uno scoglio battuto dai venti e dall oceano Atlantico,l’immenso verde crudele benevolo Oceano Atlantico,sono stato a Morlaix una cittadina in antico stile Bretone e a Roscoff, sulla Manica. Ho conosciuto i residenti e altri “muloni” de Brest, il mondo é paese e ci vuole poco a stringere legami con le persone giuste,é la cosa + naturale del mondo.
Ora, dopo 2 mesi di ambientazione in cui si é lavorato ma anke tante feste,voila ora siamo nel pieno di attivita,en train de organizer event pour tout l’anné.
Eccomi rientrato,felicemente,in Italia.La partenza è stata spettacolare,abbiamo festeggiato il mio compleanno e la mia partenza al foyer,con gli amici di sempre,i ragazzi del foyer dove vivo,quelli del foyer dove lavoro e altri amici conosciuti in giro per Brest…è stato fantatico,è stata la celebrazione dell’amicizia e dell’amore,l’incontro fra culture o meglio genti diverse,en fin ci siamo divertiti un casino…I miei vicini di camera mi sono stati vicini fino alla partenza,tanti sono venuti alla stazione,non ho avuto il tempo d’esser triste,e nel viaggio di ritorno ho conosciuto un sacco di gente,e all’arrivo c’erano la mia ragazza e i miei amici,abbiamo festeggiato…
E solo ora che è passato un po’ di tempo,mi rendo conto di quanto mi manca Brest. Nessuno dei miei conoscenti qua ha vissuto la mia esperienza,è come se avessi avuto una vita parallela per questi mesi. A Trieste le cose scorrono con la loro normale routine dolce e malinconica,niente è cambiato a parte me…Sapete com’è Trieste,come una mamma che ti culla nelle sue braccia,ti fa dimenticare il mondo fuori,ti dà tutto quello di cui hai bisogno per vivere una tranquilla vita stretto al suo seno…Una bellissima città,con mare monti e vino forte.Ma sento ancora l’odore di Brest,il freddo, l’umidità che penetra nelle ossa,il calore della gente che ho conosciuto,che mi ha accettato e trattato da amico,da fratello,quando ero solo e ne avevo veramente bisogno. Amici che forse non vedro mai più,che non incroceranno mai più la mia strada,ma che porto con me. E’ bello sapere che in qualsiasi parte del mondo si vada,si troveranno sempre delle persone amiche.
Cosi è finita questa esperienza. Un’esperienza unica,perchè a pensarci bene non c’è nessuna esperienza che ti dia la possibilità di vivere in questo modo un paese straniero,di essere cittadino ma straniero,integrato ma sempre un po’ distante,inserito in un’esperienza professionale ma sempre un po’ “in vacanza”,e sempre trattato come ospite,accolto come straniero portatore dei valori del suo paese e dei difetti del suo paese (valido soprattutto x l’Italia)! Dopo,quando si vivrà all’estero,non sarà lo stesso,con una casa da mantenere,un lavoro,poco tempo x se stessi,poche conoscenze…Xciò,se avete l’occasione,una volta nella vita fate lo SVE,perchè no alla fine,credete a qualcuno che l’ha vissuto,dipende da voi,il miglior consiglio che vi posso dare è di partire.Pensate ai nostri nonni o genitori che mai nella loro vita hanno avuto possibilità del genere,e tra poco con l’imminente crisi economica chissà…
Buon viaggio