domenica, Dicembre 22, 2024
EsperienzeIrlanda

Lorena – IRLANDA – Stoneyford (Agosto 2012- Agosto 2013)

Nome: Lorena   età 28testina
studi
: Faculty of Humanitites, Universita di Trieste   lingue:inglese, francese
primo contatto con l’Eu Direct: agosto 2011
partenza: agosto 2012

Lorena è partita ad agosto 2012 per un anno a Stoneyford, Co.Kilkenny, Irlanda per offrire le sue capacità in un centro per i diasabili. La Kingsriver community è una  grande famiglia con persone di vari tipi di disabilità che hanno trovato in questo centro un modo di vita appropriato per loro. Tra le sue attività sarà l’ aiuto nella preparazione del cibo fino all’ organizzazione di attività per loro tempo libero. In bocca al lupo Lorena e in attesa per le tue notizie…

——————————————–

Report 1 – 8 dicembre 2012 
..e la prima settimana..
..è andata!, ed è andata .. .. mooooooooooolto bene!! 🙂
..ciuè, problemi linguistici a gogò, ma l’ambiente è stupendo, friendly e
stimolante 🙂 e sono sicura di passare un anno really really precioussssss!!!
🙂
..per ora..un abbraccio e .. grazie!! 🙂

Report 2 – 5 agosto – 26 dicembre 2012
Credo sia proprio giunto il momento di darmi voce, at last 😉 .. A mia discolpa dirò che il tempo “comunitario” è talmente denso da non concedere spazi di rielaborazione nella mia amata mothertongue, ma ok, lo so che non funziona .. lo ammetto,  sono una pigra naturale! 😀
Anyway, NollaigShonaDuit!, Buon Natale! a tutti and let’s start, raggomitolata su di una poltrona dello spazio-cucina, a rilassarmi dopo le fatiche mangerecce natalizieassieme a 2 volontari/amici e 3 lads.
“Lads”? What does it mean”?! vi e mi chiederete. Oh well, itis a friendly way to say“people”, e la usiamo spesso a indicare i residenti/persone disabili/altrimenti dette “people in need”, che vivono in questa famiglia-comunità.
E dunque è il caso di spiegare un pochino meglio il progetto in cui sono involved a Stoneyford, co. Kilkenny, nel cuore orientale della sempreverde Irlanda.
Da 5 mesi ormai vivo e lavoro sotto allo stesso tetto con altri 4 volontari (Tatev dall’Armenia, Matias dalla Danimarca, Matteo dall’Italia aswell e Johannes dalla Germania) e 6 lads, che presentano diverse forme e gradi di disabilità. La comunità è retta da una coppia alquanto intraprendente con all’attivo 😉 4 figli (2 universitari in patria e 2 lavoratori emigrati) che grazie all’inserimento nel sistema assistenziale pubblico e ad una rete amicale fitta e viva è riuscita a costruire nel tempo un ambiente accogliente e stimolante. Tanto per dare un’idea della storia della comunità, ai primi di settembre abbiamo celebrato i 25 anni della Kingsriver Community, 2 giornate di festeggiamenti continui, fiumi di musica, cibo, ..Guinness ed eventuali 😉 per un totale di 800 persone stimate tra amici, ex-volontari, dipendenti, personaggi pubblici, vicini .. un vero e proprio tripudio!, grazie anche al meteo inaspettatamente estivo, ..caldo e limpido!
Vivere in comunità è come vivere in una famiglia allargata (con gli alti e i bassi che ciò comportaJ) e i volontari vi giocano un ruolo fondamentale a più livelli: la nostra settimana si snoda invero tra il supporto “casalingo” (cucina, pulizie, tempo libero, some “personal care”, …) e il lavoro negli workshops a cui attendono altre 15-20 lads da Kilkenny e dintorni (dailyworkers). Non ci si annoia mica!: giardinaggio (cura del verde e coltivazione, dalla semina alla raccolta), lavoro col legno (sedie, orologi da muro, suppellettili di vario tipo, …) e intaglio dello stesso, classi d’arte (dove è possibile sperimentare le tecniche più svariate, mosaico, ragrug, cucito, patchwork, woodburning, screen printing, …), e ancora yoga, hurling, calcio, nuoto, biliardo, pool, camminate in montagna, horseriding per il nostro amato “king of the house” J, uscite in città, vita sociale con volontari e locali! J
Che altro .. Tanto, Troppo ci sarebbe da dire! Ma mi sento buona :p e qui vi lascio, ..per il momento, of course!, augurandovi un Nuovo Inizio di Stimoli e Interna Serenità.
Lorena

Report 3 – 27 luglio 2013
Da Natale ad oggi ne è passata d’acqua sotto ai ponti. Per non dire sopra. Literally. In Irlanda la pioggia è presenza imprescindibile. Motivo per cui il suo verde brilla più dell’oro. E il primo raggio di sole t’incanta.

Ieri mattina abbiamo augurato una singhiozzante buona fortuna al primo, di noi volontari, ad aver concluso il progetto.  Impossibile descrivere come incontrarsi e vivere insieme per un anno, in un contesto e con una lingua che si fa patrimonio comune, imparando dagli altri, degli altri, ..di sé, possa rivoluzionare il proprio essere.
[…]
Esco in cerca d’aria nuova. Giungo – come sempre – a Kells, dove le pietre del monastero (tra i siti medievali più importanti dell’isola), i belati delle pecore e il vento tra le ali dei corvi sanno darmi pace. La mia vita quassù è strettamente legata ai colori verde, blu e grigio … con le loro innumerevoli sfumature.
La comunità in cui vivo rientra in questa tavolozza naturale. Siamo fuori Kilkenny, 14 km di campagna più in là. Volontariare qui significa sapersi investire a livello personale. Essere attivi, presenti, stimolanti, … trovando il modo e il tempo di stare con sé, e lo spazio per farlo. Buona parte del lavoro – che a fatica definisco tale – si basa sulla relazione. Come in una grande famiglia di persone che non si sono scelte, ma apprendono i rispettivi bisogni, temperamenti e routine giorno dopo giorno e si tarano su questi.Non sono i nostri residenti la vera challenge, la sfida quotidiana, quanto il puro e semplice fatto di condividersi con un gruppo eterogeneo di persone. E’ una realtà che non cessa di stupire, un’esperienza che s’ha da fare, per sentirsi al contempo piccoli e responsabili, capaci e apprendisti, isolati e partecipanti. Per fare i conti con sé, … con Quanto di sé si salda nel sradicamento e quanto si pota.
Ho imparato, sto imparando tanto. Dalla mia stupendamente strampalata famiglia, dalle attività che mi vedono parte attiva, da quanto vivo giorno dopo giorno in questa terra che s’è fatta casa.Ora so relativizzare meglio i miei assoluti, dare un nome alle mie necessità, muovere i primi incerti passi al di fuori della comfort zone ed essere pronta al nuovo …come prima mai.