martedì, Dicembre 3, 2024
EsperienzeLituania

nome: Carlotta      età: 24testina
studi: studentessa universitaria  lingue: spagnolo, russo, inglese
primo contatto con l’Ipe: marzo 2005
partenza: settembre 2005

Il suo progetto si svolge presso la Vilijampole Boarding School, un’istituzione statale che si occupa di bambini disabili (dai 4 ai 20 anni) con disordini mentali e intelletuali cronici che necessitano di un supporto speciale.
Avrebbe dovuto lavorare ad un copione teatrale assieme al coordinatore delle attività artistiche seguendo il processo attraverso l’ideazione della sceneggiatura, l’ideazione e la costruzione della scenografia e aiutando il gruppo a memorizzare le parti e a sperimentare le azioni recitanti.

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Il primo REPORT, dopo qualche mese.
Qua va abbastanza bene. Fino a prima delle vacanze di Natale abbiamo recitato con il gruppo di teatro: lavoriamo con ragazzi di 20, 25 anni. Abbiamo portato un po’ in giro lo spettacolo dell’anno scorso ed è stato divertente. Adesso è un po’ più noioso, perche il nostro supervisore è in scadenza di contratto: fine febbraio, e ha iniziato a provare un pezzo di dieci minuti tanto per tirare avanti. Comunque dobbiamo preparare delle maschere di cartapesta per lo spettacolo. Il lavoro comunque è poco: due ore circa, contando che un’ora se ne va bevendo te. Cosi diamo anchee una mano alle assistenti sociali con i gruppi di bambini: per la maggior parte down e autistici. Comunque anche loro non sono super attive ed i bambini sono quasi sempre da soli.
Lunedì scorso poi è successa una cosa pazzesca: uno dei bambini ha mangiato un dolce che non doveva e per punizione l’han confinato a letto con dei braccialetti di plastica mezzo nudo, penso per tutto il giorno. Ne abbiamo parlato con l’associazione d’accoglienza, ma è molto difficile che si riesca a cambiare l’andazzo.
Con gli altri volontari mi trovo molto bene, purtroppo adesso fa davvero freddo e non usciamo più di tanto, ma di solito, il fine settimana ci spostiamo, spesso a Vilnius (che è bellissima) e siamo tutti insieme: anche piu di trenta. Nel complesso insomma tutto a posto, penso che per il lavoro potremmo organizzare magari qualche attività extra per i bambini visto che con il gruppo di teatro non c’e molto da fare.
Salutoni a Trieste (come va con la bora?)
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E al ritorno…
La Lituania è un paese affascinante e sorprendente soprattutto per la sua natura. Non ci sono montagne, è vero, ma è piena di foreste e laghi, e i suoi colori, l’azzurro del cielo in inverno e il verde dei prati in estate, sono straordinariamente vividi.
La città dove ho vissuto è Kaunas, seconda città del paese che però dista solo un’ora dalla capitale Vilnius. Certo la città non è bellissima, a parte il piccolo centro storico di mattoni rossi, ma i nove mesi passati lì sono stati decisamente belli e divertenti. Partendo a settembre avevo pensato soprattutto ad un anno di riposo dopo l’università e alla possibilità di fare un’esperienza di lavoro particolare, ma le cose che poi hanno reso questo periodo speciale sono state altre.
Il lavoro, alla scuola speciale di Vilijampole era molto diverso da quello che mi sarei aspettata. Non era l’anno migliore per i nostri supervisori, uno in scadenza di contratto, un’altra che rientrava dopo una maternità, così, nonostante i nostri sforzi, io e la mia amica Lisa non siamo riuscite a mettere in piedi uno spettacolo nostro.
Per i primi mesi abbiamo recitato con il gruppo teatrale della scuola (tutti disabili mentali a vario livello, tra i 23 e i 29 anni) portando avanti il progetto dell’anno prima e organizzando spettacoli in scuole e festival. Tuttavia da dicembre non avevamo più molto da fare, se non prendere il tè e chiacchierare. Gennaio e febbraio sono stati i mesi più duri, un po’ per il freddo che ci costringeva a passare quasi tutto il nostro tempo a casa e soprattutto per il lavoro. Abbiamo iniziato ad aiutare le maestre durante le lezioni con i bambini la mattina, ma non siamo mai riuscite ad adeguarci al metodo usato dal personale della scuola e dopo un mese ci hanno invitato a rimanere a casa.
Per fortuna era arrivato il momento del seminario di metà anno, una delle settimane più belle e divertenti in Lituania…davvero troppo bello!
A marzo, con la nuova supervisore rientrata dalla maternità le cose sono molto cambiate. Le nostre giornate hanno trovato un ordine, il lavoro non mancava e l’esperienza di musicoterapia al mattino con i bambini con disabilità gravi, anche se dura all’inizio, è stata molto interessante e divertente. Davvero un altro mondo rispetto alle altre insegnanti!
Le cose più belle, e che più mi mancheranno di quest’anno all’estero sono però le persone! Ho conosciuto tantissima gente quest’anno: altri volontari, lituani e giovani stranieri che lavorano in Lituania e di molti di loro posso dire di essere diventata amica. Non pensavo all’inizio di poter avere rapporti così intensi con le persone all’estero, pensavo che la lingua sarebbe stata un ostacolo e che sarebbe stato difficile trovare argomenti in comune. Non è stato per niente così.
Ho conosciuto persone simpaticissime, con alcune mi sono trovata più in sintonia che con gente che mi vive accanto in Italia, ho vissuto esperienze e avventure bellissime (come la settimana in Russia ospitate da russi).
La cosa che più mi ha colpito è stata la semplicità dei rapporti che si sono venuti a creare, tra volontari certo, perché eravamo tutti sulla stessa barca, ma anche con i lituani, così alla mano e pieni di curiosità verso persone di altre parti del mondo.
Conoscere gente nuova era facilissimo, si parlava tranquillamente di ogni argomento e si usciva a fare festa insieme come se ci si conoscesse da anni (cantando a squarciagola per la strada).
La sensazione, alla fine dell’anno, è quella di aver ricreato là tutto un mio mondo di relazioni. Purtroppo la posizione isolata nella quale vivevo, rispetto agli altri amici e al centro di Kaunas, non ha aiutato molto, ma davvero con tutti mi sono divertita e con, spero, molti di loro starò in contatto anche ora che sono tornata a casa.
Alla fine, nonostante alcuni periodi di crisi (qualche giorno) alla fine dell’inverno, questi nove mesi sono stati davvero bellissimi.