mercoledì, Luglio 3, 2024
EsperienzeNorvegia

Luigi – NORVEGIA – Mesnali (agosto 2009 – agosto 2010

nome: Luigi    età: 27
studi: laurea in scienze naturali
lingue: inglese,francese, svedese 
primo contatto con l’Eu Direct: gennaio 2009
partenza: agosto 2009

Dopo averci contattato via mail per un last minute SVE uscito su Europcultura, Luigi, giovane Romano, di Anzio, si è buttato a capofitto nella ricerca del progetto adatto a lui. Dopo soli 7 mesi è stata trovata l’associazione, presentato il progetto ed ora eccolo partiro per la fresca Norvegia. 
A breve avremo sue nuove con qualche foto e report. 


I Report
Sono arrivato da 5 giorni e sto rendendomi conto a poco a  poco della situazione, in questi giorni non ci sono ospiti nel centro, quindi si fanno dei lavoretti manuali nel bosco… Cerco di usare per
lo più la sinistra per evitare che il mio dito insaccato peggiori troppo.
La mi sistemazione è buona, ho un mini cottage indipendente, è molto  piccolo ma mi piace. La lavatrice è in uno dei casermoni del centro.
Ci sono un paio di cose che ho notato che sono abbastanza diverse da qui  ed in parte diverse da altri paesi scandinavi che ho visitato:
* Le prese sono tutte uguali e sono tutte Siemens con presa a terra fatta a molla
* I pasti sono organizzati diversamente da noi, la colazione è abbondante ed il pranzo è in genere leggero se è durante i giorni feriali mentre abbondante la cena che si tiene verso le 17.
Anche i nomi cambiano in base al giorno della settimana se è feriale o festivo e la parola MIDDAG è il pasto principale anche se si tiene di pomeriggio-sera.
Le persone sono gentili e disponibili, quindi mi trovo bene 🙂 Unica  nota stonata …ma dove sono finite tutte le ragazze giovani e carine tipiche della scandinavia? Le hanno mangiate forse?!?


II Report

Salve,
questo è il secondo report che scrivo dopo quasi 2 settimane qui… cercherò di riassumere gli aspetti più salienti che ho notato qui a Mesnali.
I norvegesi sono abbastanza patriottici, molti hanno una bandiera a casa e non si curano molto delle avverse condizioni meteorologiche. Se piove e fa freddo ad esempio, continuano a fare ciò che stavano facendo senza curarsene minimamente.
I bambini giocano fuori anche se piove con una semplice maglietta a maniche lunghe scollacciata, la pioggia bagna i loro capelli biondo platino e la loro tempra da vichinghi li sostenta… Ecco il mio scopo sarà diventare come loro ^_^
Qui dove lavoro è una scuola-centro giovani che permette ai giovani della costa di passare del in collina facendo attività all’aperto e sport. Gli insegnanti sono abbastanza permissivi coi ragazzini e non si curano molto se lottano o se corrono via nel bosco, tanto i bambini norvegesi non si perdono mai ^_^
Il cibo fa un pò pietà, nel senso colazione a parte, il pranzo è una specie di spuntino chiamato lunsj che si tiene alle 11-12 i giorni feriali e la cena si tiene verso le 18, il problema è che il cibo è stragrasso ed anche quando ha l’aspetto invitante non è un granché i norvegesi bevono molto caffè lungo in molte circostanze, è un gesto sociale e permette di scongelare almeno mani e bocca dal freddo.
Qui c’è molta natura ma se ne curano meno rispetto a germania e svezia, questa è la mia prima impressione.
Oggi siamo stati in escursione sulle montagne intorno e abbiamo attraversato delle paludi di Sfagnum, c’erano un casino di funghi di cui ne conoscevo solo una parte e bacche a non finire, tra cui Mirtilli (blaubaer), lamponi (wenderbaer) e poi una bacca che da noi non esiste il cui nome è tyttebaer (lingon in svedese e puolukka in finlandese) la cui marmellata si usa x accompagnare la carne speziata.
La vegetazione talora era bassa nelle parti più alta o rara nelle paludi spuntavano solo qualche albero isolato, nei boschi era fitta con 2-3 specie di conifere dominanti oltre alle betulle (bjork). Nei sentieri c’era fango ovunque e non erano tenuti proprio bene.
Ieri e l’altro ieri si è fatto climbing semplice su una parete di pochi metri.

III Report
questo resoconto scritto da Mesnali lo scrivo dopo essere tornato dal mio “on arrival training” tenutosi a Øystese la scorsa settimana.
Andiamo x gradi, allora le settimane precedenti sono scorse via rapide. Oltre alle attività previste dall’agreement si è lavorato molto più del previsto con il nostro handy man, spaccando e collezionando legna x l’inverno e pitturando le case. Non è che mi dispiaccia poi tanto, ma farlo tutti i giorni quando ci sono ancora ospiti nel centro ed il nostro compito dovrebbe essere di organizzare e partecipare alle attività può dispiacere un tot. Ad ogni modo mantengo il mio ottimismo e sono fiducioso che sia stata dettata da una condizione di  necessità momentanea.
Ho collezionato parecchie ore di straordinario che userò x tornare a casa a dicembre prima di natale affiancandole alle ferie, ne ho parlato con il capo e x lui va bene poiché a dicembre fino al 28 non ci sono particolari attività.
Il nostro corso di lingua che doveva iniziare ieri non è iniziato e ci sono dei problemi poiché la scuola di Lillehammer che aveva accettato la nostra candidatura x le lezioni ora si è fatta evasiva, o l’insegnante non c’è o dicono che siccome siamo di un’altra contea non sono tenuti ad accettarci… allora mi chiedo perché ci hanno fatto iscrivere?
Il nostro seminario tenutosi ad Øystese è stato un taglio totale, veramente figo! Eravamo 22 persone, di cui 3 maschi più c’erano 2 trainer ed un insegnante Olav Kraken che era davvero un tipo figo che dopo aver remato nel fiordo, sudato come era, si è spogliato a petto nudo e si è cambiato la maglietta mentre dal fiordo soffiava un allegro gelido vento e ci stavamo si e no 3° al sole. Il tempo non è stato molto clemente, ha piovuto spesso, ma come dicevano lì “Welkome to west Norway”. Il gruppo era davvero super, gente allegra ed amichevole con cui mi sono trovato davvero bene… essendo solo 3 maschi la nostra cabina la sera ospitava tutti gli altri e si faceva davvero tardi, quindi una buona dose di caffè era davvero necessaria x tirare avanti.
Il cibo alla mensa dopo i primi 2 giorni è diventato abbondante e da buon Italiano ho fatto amicizia con la cuoca, con la quale ho fatto la spesa x la gara di cucina internazionale che si è tenuta l’ultima sera… i miei spaghetti al sugo hanno riscosso il successo sperato! [Non potendo trovare qui gli ingredienti necessari per preparare piatti elaborati ho dovuto ripiegare su una ricetta semplice che tuttavia è piaciuta, poiché i non-italiani sono abituati a mangiare una robba che del nome “pasta” e “sugo” hanno ben poco a che vedere].
Durante il seminario ho scattato molte foto ed ho ricevuto anche quelle di Pawel, un ragazzo polacco che ha fatto davvero un buon lavoro e ha condiviso con noi delle foto bellissime che caricherò insieme alle mie su mediafire. Ovviamente non c’è gara, ammetto sin da ora che le sue stanno un anno luce avanti alle mie. Una delle attività più carine, sebbene improvvisate è stato danzare il walzer con un gruppo di anziani… è stato super divertente! Anche qui non potevo non far nascere una  GAG delle mie. Stavo danzando, o almeno provando a danzare con una signora anziana e mi stava spiegando in inglese come fare, sorridevamo spesso perché non ero molto bravo ma lei era paziente. Poi mi disse qualcosa tipo “rilassati, sei troppo teso … – cosa fai nella vita” ed io ho detto, mah di solito mi trovo più a mio agio con cose manuali o fisiche ed a Mesnali faccio climbing e canoa. A quel punto la signora sorride ed era un bel sorriso sebbene non fosse certo una ragazza e mette la mano sulla mia spalla e dice “Yes, I felt it that you make this kind of jobs”
Poi ci so state molti altri eventi divertenti ed io e Pawel si faceva spesso cabaret e si creava delle situazioni divertenti insieme… erano quasi tutti di lingua tedesca a parte due ragazze francesi, una inglese e noi due, così si cercava di esportare la cultura italo polacca nel gruppo (se senti parlare polacco non c’è una sola parola che si capisce ad intuito).
Abbiamo anche avuto la possibilità di testare con una lunga camminata di trekking sotto la pioggia gelida l’essenza stessa di un aspetto culturale norvegese chiamato Friluftsliv, cioè il loro modo di concepire la vita all’aria aperta senza curarsi troppo dei pericoli e del clima avverso. E’ stata una bella esperienza davvero.
Ieri siamo stati a giro col capo x i nostri documenti al commissariato di Hamar e poi siamo stati dal medico che stà lontanissimo (a Moelv), io per il mio dito ed il mio camerata x il suo ginocchio. Domani dovrei avere la lastra all’ospedale di Lillehammer.
Qui c’è la neve ed oggi abbiamo partecipato alle attività all’aperto con dei cresimanti, sono attività che servono a creare gruppo tra i ragazzi con degli esercizi che stimolano la collaborazione e la fiducia reciproca… c’erano tipo -2/-3° ed ha iniziato di nuovo a nevicare, senza che nessuno se ne stupisse. Poi dopo un tot eravamo semi congelati e vedevo che anche i veri norvegesi avevano freddo poichè alcuni erano coi jeans e/o non avevano i guanti o cappello. Ora continua a nevicare ed è uno spettacolo bellissimo da vedere ^_^. Ho scoperto delle cose che ora vi riassumo:
-La neve è bella ma il ghiaccio no
-Dare una culata sul ghiaccio è doloroso
-Nel dubbio camminare sulla parte bianca e mai su quella trasparente
-Quando fuori fa freddo è inutile coprirsi troppo, tanto se stai fermo fa freddo uguale e l’unica soluzione è muoversi
-I genitori norvegesi che lavorano prima che apra l’asilo lasciano i figlioli nel carrozzino parcheggiato vicino all’asilo, tipo carrello del supermercato e vanno al lavoro, poi quando arriva la prima persona che lavora all’asilo lo rientra dentro e nel mentre il bambino resta all’aria aperta e si gode i tipo 2-3 gradi sottozero che ci sono…
Un saluto dalle fredde terre norvegesi,

IV Report
MMMh, qualcuno leggendo il titolo avrà pensato, ma davvero hai già scritto altri 3 report? Ma a noi importa sega ^_^
Scherzi a parte, buona giornata a tutti dal freddo villaggio di Mesnali… ci sono -8° qui fuori la neve stà diventando dura! Oggi siamo stati a giro come di solito accade il giovedì col centro Montebello. Siamo stati nei boschi, abbiamo acceso il fuoco con un gelo terrificante che mi si stavano gelando i piedi dentro gli scarponcini ed abbiamo servito la zuppa del cuoco francese che avevamo nei termos.
Nota #1, se avete dei scarponcini e gli mettete sopra la cera per non farli bagnare quando siete in mezzo alla neve, questo li renderà impermeabili che è cosa buona e giusta ma non li renderà più caldi quindi se non vi muovete costantemente potreste perdere la sensibilità nelle dita dei piedi)
Il nostro corso di norvegese che durerà da inizio novembre a natale è iniziato… ora il problema è che non sarà olistico come corso, poichè dopo aver fatto il test di ingresso mi hanno messo in una classe di livello 3 su 4, loro hanno iniziato a agosto e continueranno x un anno, quindi non avrò tutta la grammatica e tutte le cose necessarie x sapere un pò di tutto riguardo al norvegese. Peraltro si trova a Brummundal, quindi 4 gg su 7 guido per 2 ore tra neve e ghiaccio x arrivare lì al corso con una macchina che ci ha rimediato Thor Kristian, un nostro collega. (non ci sono mezzi da mesnali a brummundal). Guido sempre io perchè recentemente il camerata ha ammaccato il furgone del nostro centro ed io ho ricevuto le lezioni di guida su neve e ghiaccio mentre lui non ancora.
Nota #2, In Norvegia sono obbligatorie le gomme da neve da novembre ad aprile. Prima di guidare bisogna di solito disseppellire la macchina dalla neve e scrostare il ghiaccio dai vetri … la guida sulla neve è abbastanza diversa dalla guida su fondo normale pertanto sono felice di aver ricevuto queste lezioni di guida sicura da TK che ha anche le patenti per i mezzi di sicurezza e soccorso, è stato molto interessante.
Per la lingua me la cavo, continuo a parlare per lo più svedese e la gente lo capisce, poichè alla fine qui guardano tv svedese, mangiano e comprano spesso robbe svedesi e le due lingue sono più simili a 2 dialetti che a due lingue come somiglianza. Il problema è che se io parlo svedese, loro rispondono in norvegese e pensando che lo parli bene come può apparire, mi parlano spesso sveltissimo ed io mi perdo pezzi di discorso (non nella mia organizzazione ma quando intergisco co persone esterne).
Il 23 Novembre organizzerò una serata italiana qui dove lavoro, mi finanziano la spesa a cucinerò qualcosa di Italiano, probabilmente una sana e piccante pasta al sugo di tonno, con un’insalata e musica italiana tipica. Vorrei cercare di far capire che mangiare bene e sano è possibile e non è più costoso del loro cibo.. è una cosa a cui avevo già pensato quando ero in Svezia, essere “ambasciatore” della cucina italiana nel mondo, tipo x una grande azienda come la Barilla!
Alcune cose della Norvegia proprio non mi piacciono, ad esempio lo stato sociale ed il costo della vita. La Norvegia è un paese ricchissimo eppure si paga anche dal medico di famiglia, il cibo costa caro così come ogni altra cosa. Oggi ho appena ricevuto una fattura per il raggi X che ho fatto il mese scorso a Lillehammer (che Axa mi ha rimborsato) e che avevo regolarmente pagato, ora perchè è arrivata sta cosa che tra l’altro ha un importo lievemente differente? Il mio capo chiamerà domani x sapere sta cosa, però qui in Norvegia sti caspita di casini so frequenti e la disorganizzazione anche … eppure è il primo paese come indice di sviluppo umano nella graduatoria dell’ONU.
Davvero strano!!!
Continueremo a combattere sempre, come gli spartani!

V Report
Eccoci al V reportage della mia avventura in Norvegia. Questo mese è stato caratterizzato dal corso di norvegese che ci impegna quattro giorni a settimana. Mi reco con la nostra fiammante ZX nella ridente cittadina di Brumunddal (ridente è una parola grossa, il sole non splende mai, il cielo è grigio e venerdì scorso per pochi minuti che che spuntato il sole tutti insegnante compresa, si sono messi a vedere un barlume di luce che penetrava tra le nuvole grigie), dove io e andreas siamo gli unici europei in quella scuola! 🙂
A scuola so una mezza celebrità perchè lo stile italiano piace nel mondo anche tra gli extracomunitari, una specie di Fonzie un pò più alto e rock!
Abbiamo avuto un meeting col nostro mentore (una specie di sindacalista) e col capo per appianare alcuni aspetti che non ci garbavano… ora speriamo che le cose vadano migliorando.
Il 23 novembre ho organizzato una serata italiana qui nella mia organizzazione, avevo fatto gli spaghetti col sugo di tonno e come insalata avevo fatto pomodori, cipolle rosse, aglio e basilico, in modo da creare anche i colori del mio paese! Non è rimasto neanche mezzo spaghetto, nonostante avessi cucinato 1,7Kg di pasta per i 12-13 invitati.
Il 25 novembre siamo stati alla gita di Natale della nostra azienda a Oslo, tutto spesato. Siamo partiti con un pulmino ma le tappe erano fisse e non abbiamo purtroppo avuto modo di andare a giro libero x la città. Siamo stati alla sede centrale nel NMS, al museo Kon-Tiki dedicato ad un esploratore norvegese un pò fuori di testa. Abbiamo cenato in un locale figo di Oslo dove tutte le cameriere erano svedesi e la sera siamo stati a vedere uno spettacolo di cabaret basato su dei giochi di parole in norvegese ovviamente!!! 😉

VI Report gennaio 2010
il periodo intercorso tra il mio ultimo reportage di fine novembre ed oggi è stato davvero denso di avvenimenti e novità… Ho passato le *vacanze di Natale* a casa (dal 5 al 26 dic) e per questo ringrazio tutti i miei amici che mi sono stati vicino in quei giorni e con cui ho passato davvero delle belle giornate!!!
Poi sono tornato qui a Mesnali con mia madre e Luca… l’impatto è stato un pò traumatico, ho ritrovato la casa sommersa di neve, tre topi morti nel bagno, un freddo esagerato ed un programma di attività x l’anno nuovo di cui avevo chiesto informazione ma non ne avevo ricevuto 😐 Alla fine grazie a svariate discussioni e alla presenza del mio sindacalista ora posso dire che le cose vanno un pò meglio. Il capo mi ha anche proposto che posso concludere il mio progetto a fine Aprile se voglio (al termine della stagione sciistica).
Stò imparando a sciare di fondo (è un pò palloso, ma serve x il mio lavoro qui) e anche _sci alpino_, (molto molto figo visto che stranamente cado meno a sci alpino che a fondo nonostante le velocità ed i pendii)… ho trovato nel mio collega *TK un buon amico*, probabilmente il migliore se non l’unico che ho qui in Norvegia. E’ molto simile a me, gusti e interessi simili, un pò pazzo e spericolato  anche… insieme in questi ultimi giorni, siamo stati a sciare insieme e sulla moto da neve su un lago ghiacciato… ho messo su fb e youtube  anche il pezzo in cui ci stavamo incollando un albero (vedetelo!!!)
Stamane sono stato a una manifestazione a vedere i _cani da slitta_ (husky) sul lago Mesna, molto molto folk… mi so anche fatto un giro su una slitta e la guidavo io, non credevo fosse così facile… i cani capiscono da solo il percorso alla fine basta spostare il peso su uno o sull’altro pattino a seconda delle curve x bilanciare la slitta. Oggi ho lisciato una sindrome da congelamento portando sta slitta, avevo i panni invernali a lavare, quindi so uscito co quelli autunnali e col giubbotto di riserva che ha la cerniera rotta, quindi alla lunga me so morto di freddo soprattutto alle estremità… ora sono in ufficio a 15° mentre stamane ce ne erano -15° più il vento che spazzava il lago ghiacciato!!!
A breve inizierò a collaborare con la scuola locale x fare delle attività alternative x ragazzi, come aiuto in inglese, lingua e cultura italiana, cucina italiana, cose de sto tipo… le scuole norvegesi so molto alternative, i ragazzi non stanno sui banchi quasi mai e queste attività alternative e libere vengono incentivate. Di sicuro non si annoiano, ma dubito che ne sappiano molto del /dolce stil novo/ o di Omero o di Dante… su questo sono un pò perplesso! Ogni tanto è capitato che parlassi con persone che davvero non sapevano chi fosse *Dante* (compreso il mio camerata tedesco… cioè lo studiano persino nelle università americane!!!)
Un saluto a tutti voi dalle fredde terre norvegesi

VII Report febbraio 2010
Allora vi racconto qualcosa… siamo stati due settimane fa al seminario di mezzo anno, si teneva a Oslo per 3 giorni e raccoglieva alcuni volontari che provenivano dal nostro stesso primo seminario e anche da altri due che si erano tenuti altrove, pertanto eravamo misti.
Siamo stati divisi in primo giorno in due gruppi, senza tenere conto del primo seminario di provenienza, pertanto eri in gruppo con alcune persone che già conoscevi dalla settimana a Ostesee e altre nuove che non avevi mai visto. Per contro nell’altro gruppo perdevi una parte delle persone che conoscevi bene mentre di altre non riuscivi a sapere molto se non a colazione poiché oltre ad essere nuovi erano in un altro gruppo in tutte le attività.
A parte questa nota triste, il resto è stato fighissimo, nel senso bella gente, allegro, attività divertenti di teatro, team building, svago e molto altro… da segnalare la cena in un locale chic a Oslo dove centravamo come un minerale di Olivina in uno strato di rocce sedimentarie :))) Le foto sono state caricate tutte su mediafire come sempre, una è caricata qui sotto.
Poi lo stesso giorno che sono tornato da Oslo, ho iniziato la settimana intensa x Montebello, probabilmente la cosa più bella che abbia fatto poiché facevo l’animatore x ragazzi 12-16, gente allegra e simpatica con cui si facevano attività all’aperto e sport… me so divertito una cifra ed ho finito poche ore fa. Magari fosse sempre così. Di questo non ho foto a causa del livello di segretezza di Montebello che fa invidia anche all’FBI e quindi niente foto 🙁
Ora la prossima settimana, da mercoledì a domenica inizia una settimana con un gruppo che si chiama Oslo borg… ho ricevuto il programma, ho provato a contattare in diecimila modi e maniere il responsabile, che poi è il padre del mio mentor, ma senza successo… Ora se finisce con orari assurdi come x le attività del nuovo anno faccio davvero casino stavolta. Ho riferito al mio capo de sta cosa che Magne non risponde, e lui dice ma hai il programma? Si ce l’ho ma voglio sapere in quali parti so coinvolto e quali no, sennò ridiventa una cosa assurda con orari impossibili come la scorsa volta. Se uno è indicato come responsabile e non risponde ne via mail, né al cellulare non mi pare sensato scriverlo come responsabile.
A Marzo inizio anche una collaborazione con la scuola elementare di Mesnali, x cose tipo scienze, aiuto in inglese, lingua e cultura italiana (anche in cucina poiché insegnano a cucinare anche ai ragazzi) e volendo teatro… sta cosa l’ho proposta io e pare che possa andare =)

A fine Servizio Volontario Europeo

Report VIII Marzo 2015

“Tornai da Mesnali nel 2010, senza essermi sforzato di trovare un modo per restare in Norvegia. Scelta stupida, lo so. Tornai con la _falsa speranza_ che un amico dei miei mi avrebbe trovato un buon lavoro in Italia.
Al mio ritorno in Italia ripresi contatto con i miei amici di sempre, mi segnai in palestra, trovai una fidanzata, studiai per diventare personal trainer ed iniziai una collaborazione (gratuita) in palestra per allenare un team di kickboxers, ma di lavori veri, nonostante le ricerche, non se ne vedevano, in nessun campo, neanche a volersi spostare. Non mi presero neanche a lavorare nei supermercati o a scaricare i magazzini. Il massimo che ti offrono in Italia, sono stage senza rimborso spese o *lavori in nero*.
Al che stufo di tutto ciò e della situazione socio-politica in generale del mio paese decisi di spostarmi altrove, possibilmente in un paese anglofono, in modo che anche Chiara potesse integrarsi… Tra Australia, nuova Zelanda e *Canada*, la scelta cadde sul più freddo. MA non vi consiglio il Canada e vi spiegherò il perché.
Ottenemmo una lettera dall’ambasciata Canadese di Roma legata ad un programma di scambio che permette ai giovani di lavorare in Canada per 6
mesi, denominato /International Experience Canada/ . L’Italia è l’unico paese ad avere chiesto un tempo di 6 mesi, contro i 12 tradizionali ed i
24 riservati ai paesi del Commonwealth.
(fonte = due impiegati governativi IEC che incontrai qui ad Edmonton).
Con quella lettera, puoi lavorare per quei sei mesi (ed eventualmente fare il turista per altri 6). Se entro i primi 6 mesi non hai trovato un datore di lavoro che ti faccia dei documenti per rimanere più a lungo devi andartene.
Hai un totale di 4 anni di tempo dal tuo primo approdo in terra Canadese per rientrare in un flusso di immigrazione che ti porti ad essere un residente permanente del Canada, se non ci riesci devi andartene.
Solo alcuni tipi di lavoro e della durata di almeno un anno con la dovuta autorizzazione governativa (lmo / lmia) danno una piccola chance di rientrare in quei flussi di immigrazione, persino la strada un tempo facile di sposare un cittadino canadese è ora più ardua.
Noi siamo qui da 3 anni ed ancora non ci siamo riusciti, abbiamo una sola altra possibilità quest’anno e poi avremo ufficialmente fallito. I permessi lavorativi peraltro, sono qui specifici in durata, occupazione da fare e per quale azienda. Se devi lasciare l’azienda dove lavori per problemi vari, resti senza permesso di lavorare e, ad oggi, solo Chiara può lavorare.
[In sostanza, il Canada ha realizzato che ha troppi stranieri che non danno un valore aggiunto. Il paese che *prima* era il più tranquillo per immigrare è ora diventato aspro e credetemi, la vita da forestiero non è bella, né divertente].
Questo è il principale motivo per cui il mio consiglio è il seguente: se avete un modo di arrivare in uno di questi paesi così ambiti da residenti permanenti (green card negli stati uniti), vale la pena, altrimenti orientatevi su un paese europeo, dove la situazione sia comunque meglio dell’Italia e non vi servirà altro documento se non il vostro passaporto di cittadino Europeo.
Conosco molte persone che sono arrivate qui pensando, ma tanto io ci provo, poi se ci riesco bene ed altrimenti me ne torno… non è così, una volta che siete qui ci perderete la salute e, a mio avviso, non conviene.
Se anche io e Chiara falliremo, torneremo in Europa, magari in Scandinavia e ricominceremo da capo. Mi piacerebbe soltanto che il mio paese offrisse più possibilità e che i nostri studi fatti, inclusa l’università con 110, fossero serviti a qualcosa.
Un saluto a tutti, da un atleta sotto squat, che nonostante i peso sulle spalle, cerca ancora rialzarsi, ogni volta più stanco di prima.
Barcollo, ma non mollo, amici.
LUIGI”
Per maggiori informazioni potete leggervi il mio blog <http://in-edmonton.blogspot.it/>, _non_ offro consulenze personali.