domenica, Novembre 24, 2024
EsperienzeSpagna

Barbara – Spagna – Santiago de Compostela (dicembre 2001 – maggio 2002)

nome: Barbara        età: 26Barbara-ii
studi: laurea in Scienze Politiche
primo contatto con l’ IPE: agosto 2000    partenza: dicembre 2001
potete scrivermi a: ciaoababa@hotmail.com

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Il Servizio Volontario Europeo per me è stata una continua sorpresa. A cominciare dal progetto stesso. Cercavo un progetto in Spagna nel settore dell’informazione giovanile e ho continuato ad inviare richieste per quasi un anno senza ricevere una risposta positiva. Quando ormai vedevo sfuggire il mio sogno di andare in Spagna e avevo optato per estendere la mia ricerca anche ad altri paesi, ecco che mi rispondono da Santiago de Compostela. E un progetto davvero niente male: una collaborazione con l’Assessorato per l’educazione e le politiche giovanili del Comune di Santiago.
Sapevo ben poco della città. Sapevo che era meta di un pellegrinaggio e che purtroppo per me si trovava piuttosto isolata dal resto della Spagna.
All’estremo lato occidentale, proprio sopra il Portogallo, in una regione chiamata Galizia. Adesso dopo aver vissuto lì 9 mesi, mi ritengo ben fortunata di essere capitata a Santiago. Ho scoperto una terra “preciosa” che poco ha a che vedere con il classico stereotipo spagnolo: corrida, paella, flamenco e sangria, olè. I suoi sapori mi hanno conquistata. In Galizia si mangia tanto e bene ( il marisco, il pulpo, il caldo, il pimiento de Padron, le filloas). Il silenzio magico delle stradine di Santiago e i suoi riti antichi mi hanno avvolta in una atmosfera medievale: il conxuro da queimada farebbe venire i brividi al più scettico. Il verde brillante dei suoi boschi e il grigio cangiante delle case in pietra del casco viejo della città me han encantado. E la sua gente… mi ha riempito il cuore! L’avvicinarsi discreto e riservato dei galleghi si è rivelato ben presto una solida e carinosa mano su cui contare. E l’ho scoperto già il primo mese quando sono stata invitata a trascorrere le feste di Natale con le famiglie delle mie coinquiline.
Anche il progetto al quale lavoravo è stata una sorpresa: si è rivelato molto più interessante di quanto mi aspettassi all’inizio. Il Comune di Santiago è molto attivo per quanto riguarda il tema giovani. In questi mesi ho avuto l’opportunità di partecipare alla preparazione e realizzazione di programmi didattici, eventi, campagne informative e formarmi così una esperienza nel settore delle politiche giovanili.
Lavoravo le mattine e qualche fine settimana. Così ho approfittato dei pomeriggi per seguire un corso di fotografia, di francese, di computer e per partecipare alle attività del centro giovanile Don Bosco e della Cruz Vermella.
I fine settimana non appena potevo viaggiavo. E’ bello essere volontario: conosci un sacco di giovani di altri paesi che stanno facendo il servizio nel tuo stesso periodo in altri punti della Spagna. Ed è una grande occasione per conoscersi, per confrontarsi e per muoversi. Quando invece rimanevo in Galizia mi piaceva molto andare a trovare la mia famiglia gallega a San Lorenzo nella Sierra de Outes.
Sono stati nove mesi davvero intensi e straordinariamente belli.
Il mio consiglio a tutti i giovani è di non aspettare, ma di approfittare di questa grande occasione che è il Servizio Volontario Europeo e di partire.
Io sto già preparando lo zaino per ritornare a Santiago…questa volta da pellegrina per tornare a trovare i miei amici.