martedì, Aprile 23, 2024
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Lavoro alla pari

Lavorare alla pari significa vivere presso una famiglia straniera, aiutando ad accudire i bambini e a sbrigare leggere faccende domestiche in cambio di vitto, alloggio e una piccola retribuzione.
Nella maggior parte dei casi questa opportunità è riservata alle ragazze, anche se alcuni paesi offrono questa possibilità pure ai ragazzi. L“au pair” ed è vista come una categoria specifica in quanto non rientra nè nella figura dello studente nè in quella del lavoratore, sono infatti considerati progetti di scambio culturale per l’apprendimento e/o il perfezionamento di una lingua straniera e sono regolamentati, in ambito europeo, dall’Accordo di Strasburgo adottato dal Consiglio d’Europa il 24/11/1969 e ratificato dall’Italia con la Legge n. 304 del 18/05/1973.

Chi può partire come au pair?
I requisiti richiesti sono:
– età compresa tra i 18 e i 30 anni (anche se, in alcuni paesi come gli Stati Uniti l’età massima è fissata a 26);
– essere nubili/celibi, senza figli;
– avere una conoscenza almeno basilare della lingua del Paese in cui si intende soggiornare.
– spesso è richiesta la patente di guida e i fumatori non sono graditi.

Diritti e doveri dell’au pair
Il lavoro concordato inizialmente con la famiglia  consiste essenzialmente nella cura dei bambini e nello svolgimento delle faccende domestiche più leggere (spolverare, aiutare in cucina, riordinare). Sono esclusi in ogni caso i lavori casalinghi più pesanti.
Chi lavora  alla pari ha il diritto di ricevere, in cambio del servizio prestato presso la famiglia ospitante, vitto e alloggio e, quando possibile, l’uso di una camera individuale, nonché un piccolo compenso variabile da nazione a nazione in base al numero di ore lavorate.
L’au pair deve disporre di tempo sufficiente per seguire corsi di lingua, che in alcuni casi sono già previsti dal programma offerto dalle agenzie private che si occupano del collocamento alla pari, in altri sono le famiglia, o lo stesso candidato, a trovare la scuola. In ogni modo i costi relativi all’iscrizione e alla frequenza sono sempre a carico dell’au pair, tranne quando vi siano accordi diversi con la famiglia ospitante.
Sono a carico dell’au pair anche le spese di viaggio andata e ritorno (tranne in caso di permanenze lunghe e/o per accordi presi con la famiglia) e per gli spostamenti nel paese.
L’au pair dovrebbe offrire la propria disponibilità per un periodo che varia, a seconda delle nazioni, da un minimo di due a un massimo di dodici mesi (eventualmente prorogabile per altri dodici). Le famiglie richiedono, di consuetudine, un soggiorno minimo di sei mesi, ma anche nove o dodici, con partenza all’inizio dell’anno scolastico o a gennaio. Per periodi brevi (due quattro mesi) durante l’estate o da agosto/settembre fino a Natale. Il periodo di permanenza dipende comunque dagli accordi presi con l’agenzia o direttamente con la famiglia ospitante.

E’ possibile lavorare alla pari anche nei paesi non appartenenti all’UE come per esempio Stati Uniti, Nuova Zelanda, Australia e Cina, in questo caso bisogna ottenere un permesso di lavoro ed è necessario stipulare prima della partenza un’assicurazione privata per la copertura sanitaria.
Ci sono regole che cambiano da paese a paese, per tale motivo consigliamo di informarsi bene prima di partire per un paese extra UE.

Come fare per partire
Per essere collocati alla pari, è possibile rivolgersi alle organizzazioni private che operano nel settore. Si tratta di enti di varia natura, dalle associazioni culturali ai tour operator, che fungono da intermediari tra gli interessati e le famiglie che vorrebbero ospitare un au pair.
Tutte le agenzie italiane richiedono una tassa d’iscrizione e, solitamente, anche una quota di partecipazione al programma. La maggior parte delle agenzie che si trovano nel paese in cui si svolgerebbe il lavoro, invece, non applicano alcuna tassa ai cittadini stranieri.
Attenzione: E’ consigliabile rivolgersi ad agenzie affiliate a IAPA (International Au Pair Association), questo dovrebbe garantire la qualità e affidabilità dell’agenzia.
Attraverso un motore di ricerca è possibile selezionare quali sono le agenzie presenti in Italia, al link: http://www.iapa.org/our-members/.

Link

  • http://www.iapa.org – IAPA – International Au pair Association, associazione internazionale che protegge i diritti di tutte le au pair e delle famiglie ospitanti.
  • https://aniapdotorg.wordpress.com – L’Associazione Nazionale Italiana delle Agenzia Alla Pari (ANIAP)
  • http://www.bapaa.org.uk – BAPAA, British Au pair Agencies Association, associazione che riunisce le agenzie del Regno Unito specializzate in collocamento alla pari.
Fonte: Eurodesk Italy – www.portaledeigiovani.it