venerdì, Aprile 19, 2024
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Buone notizie dalla Commissione per proteggere i lavoratori dal rischio cancro

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il cancro è la seconda prevenzione-cancro2causa di morte nei paesi più sviluppati e nell’ Unione Europea è la prima causa di decessi legati al lavoro per il 53%, seguono le malattie circolatorie per il 28% e il 6% per le malattie respiratorie.

Il cancro è una malattia complessa le cui cause sono difficili da identificare, è chiaro però che i tumori causati dal lavoro possono essere prevenuti riducendo o eliminando l’esposizione ad alcuni agenti chimici che portano alla malattia.

Per questo la Commissione europea propone di modificare la direttiva riguardante gli agenti cancerogeni e mutageni (Carcinogens and Mutagens Directive CMD 2004/37 / CE) per limitare l’esposizione a 13 sostanze chimiche cancerogene sul luogo di lavoro.

Nello specifico, la Commissaria per Occupazione, gli affari sociali, competenze e mobilità del lavoro, Marianne Thyssen, ha detto: ‘Il cancro ha un impatto enorme sui lavoratori, le loro famiglie, l’industria e la società. Con questa proposta possiamo risparmiare 100.000 vite nei prossimi 50 anni. La protezione dei lavoratori è al centro dell’impegno della Commissione di un’Europa sociale forte.”

In concreto, la Commissione propone di affrontare l’esposizione a 13 sostanze chimiche cancerogene includendo nuovi  valori limite nella direttiva- agenti cancerogeni e mutageni. Questi valori limite fissano la concentrazione massima per la presenza di un agente cancerogeno chimico nell’area di lavoro. Alcune di queste 13 sostanze cancerogene, come ‘la silice cristallina respirabile’ (RCS), composti di cromo (VI), polveri di legno duro o di idrazina, interessano un numero molto elevato di lavoratori.

La proposta si basa su prove scientifiche e sui risultati di  ampie discussioni con scienziati, datori di lavoro, lavoratori, rappresentanti degli Stati membri e ispettori del lavoro.

Per informazioni : http://europa.eu/rapid/press-release_IP-16-1656_en.htm

Fonte: Rappresentanza in Italia della Commissione europea