venerdì, Aprile 26, 2024
EsperienzeRegno Unito

Paola – REGNO UNITO – Minehead (gennaio – luglio 2003)

nome: Paola  età: 24       paola-01-400int
studi: studentessa in relazioni pubbliche
lingue: inglese e spagnolo
primo contatto con l’ IPE: febbraio 2002    
partenza: gennaio 2003

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Ho trascorso 6 mesi in Inghilterra, da gennaio a luglio 2003 ed è stata un’esperienza positiva per molti aspetti.

Sono venuta a conoscenza del programma Servizio Volontariato Europeo quasi per caso, quando mi trovavo in Spagna e ho conosciuto una ragazza che faceva la volontaria nella stessa città dove mi trovavo. Era già nei miei pensieri l’idea di andare in Inghilterra per studiare l’inglese, ma certo le mie risorse economiche non me lo permettevano, ecco quindi che il Servizio volontariato mi è da subito sembrato un’opportunità da non perdere! Dopo pochi mesi di ricerca sulle banche dati dell’EVS finalmente è arrivata una risposta positiva da un’organizzazione! Devo dire che sono stata abbastanza fortunata, normalmente si può stare anche un anno a cercare un progetto.

Fortunata anche perché l’organizzazione che mi ospitava era molto ben preparata a ricevere i volontari (operava nel campo già da parecchi anni), e fin da subito non ho avuto nessuna difficoltà a adattarmi.

Il mio progetto si svolgeva a Minehead un piccolo paesino nel sud dell’Inghilterra (regione Somerset); all’inizio questo un po’ mi spaventava, normalmente quando si parla d’Inghilterra a tutti viene in mente Londra, perciò l’idea di essere sperduta chissà dove non mi rincuorava. Ma ho cambiato subito opinione appena sono arrivata……una bellissima e tranquilla cittadina con un carinissimo porticciolo e tutto a misura d’uomo!!!! Non potevo essere più felice! Come ho già detto vivevo in una famiglia, avevo la mia cameretta e con loro condividevo le altre strutture.  Con me a Minehead c’erano altre 2/3 volontarie che venivano da Spagna, Austria e Francia, con cui andavo molto d’accordo e ci sostenevamo l’un l’altra; non vivevano con me però la loro casa era dall’altra parte della strada. Ci vedevamo ogni giorno tentando di passare piu’ tempo possibile assieme, perché sin da subito ci si affeziona e si incomincia a pensare che il tempo corre via veloce e che bisogna approfittare di tutti i momenti per stare insieme…..come parlavamo? Beh l’intento comune era di comunicare in inglese aggiungendoci talvolta gesti o frasi incomprensibili!!!!! Comunque sono nate delle bellissime amicizie che durano tuttora!

Bene ritornando al progetto: i miei compiti erano principalmente 2:
– per due giorni a settimana lavoravo in un centro per disabili. Devo dire che all’inizio è stato un po’ uno shock, non avevo mai fatto del volontariato prima e specialmente con disabili…le volontarie che già lavoravano lì mi hanno aiutato ad abituarmi dicendo che per tutti all’inizio e così e dopo un po’ sono diventata parte del gruppo anch’io. Sia le persone dello staff che i disabili hanno incominciato a conoscermi e prendere confidenza e quindi le cose di cui mi occupavo aumentavano con il tempo. Il mio obiettivo era quello di dare quello che potevo a coloro che ne avevano bisogno. Mi rendevo conto che non ero un esperta nel trattare con i disabili, erano tante le cose che non sapevo riguardo agli handicap fisici e mentali di cui soffrivano le persone che venivano al centro, perciò mi sono concentrata sull’aspetto umano, cercando di aiutarli a divertirsi e a ridere con me! Mi piaceva soprattutto il rapporto che avevo con le persone con cui lavoravo one-to-one, perché dopo un po’ si era creato un rapporto di amicizia che non mi faceva nemmeno pensare al fatto che ero lì per lavorare, e tutte le paure iniziali erano improvvisamente scomparse! Gli appuntamenti da non perdere assolutamente erano il giovedì pomeriggio in palestra con Joy, una signora con la sindrome di down che voleva a tutti i costi perdere peso! Io ero la sua trainer, andavamo in palestra, io le sistemavo gli attrezzi e la invogliavo a fare gli esercizi….e alla fine lo scontro con la bilancia!!!! Dopo un po’ ho cominciato anch’io ad aver bisogno di perdere peso e così anch’io ogni settimana sulla bilancia e poi a subire i suoi scherzi se non avevo perso neanche mezzo etto!! Un altro appuntamento fisso era quello con Deryck, con cui facevamo ogni settimana bigliettini d’auguri al computer….la soddisfazione più grande? Quando quest’estate mi è arrivato a casa un biglietto d’auguri di compleanno anche a me!!!! Beh otre a questo aiutavo anche nell’ora di cucina, o uscivamo a fare passeggiate, ginnastica ecc…..
Lo staff mi ha sempre supportato spiegandomi dove potevo essere più utile e facendomi partecipare alle attività dove potevo veramente dare una mano….il loro scopo era quello di rendere i disabili sempre più indipendenti e autosufficienti e devo dire che ci stavano veramente riuscendo!
– Gli altri due giorni li passavo in un centro culturale a Minehead che si occupava di promuovere attività culturali nell’area regionale. L’atmosfera era certamente più rilassata e si è instaurato da subito un ottimo rapporto con le colleghe. Io mi sono occupata principalmente di riorganizzare il database del centro, ma svolgevo anche altre attività di corrispondenza ecc….

Le aspettative prima di partire erano pressoché nulle, ero abbastanza diffidente sulla riuscita del progetto, anche perché molti mi avevano sconsigliato l’Inghilterra……..invece è stata una esperienza stupenda che mi ha dato l’opportunità di conoscere persone meravigliose che mi hanno aiutato e dato la possibilità di imparare qualcosa di nuovo. Ho lavorato in un campo che non era sicuramente il mio, ho dovuto tirar fuori tutta la mia pazienza e anche un po’ di coraggio…..cercando di comunicarle in una lingua che non era la mia!!! Devo dire che i risultati sono stati ottimi sotto tutti i punti di vista!
Se sono partita con il solo obiettivo di approfondire la mia conoscenza dell’inglese sono tornata indietro con ben più di questo….