giovedì, Aprile 25, 2024
EsperienzeSvizzera

Riflessioni finali di Caterina, volontaria europea tornata a dicembre dal suo SVE in Svizzera

Caterina è tornata a dicembre 2016 dopo il suo SVE di 10 mesi in Svizzera

Nome: Caterina    età alla partenza: 26middle evaluation term_RID
studi: laurea in cooperazione interculturale allo sviluppo
lingue: inglese, francese, spagnolo
paese di accoglienza: Svizzera
ente accoglienza: Bénévolat Vaud
periodo SVE:  inizio marzo 2016 – inizio gennaio 2017 (10 mesi)
primo contatto con l’ufficio: luglio 2016

Come anche altri (pochi) volontari, Caterina non ha dovuto aspettare moltissimo prima di partire, il primo contatto con il nostro ufficio la ha avuto a luglio 2015 e dopo 9 mesi è partita, esattamente il 1 marzo 2016.
Caterina passerà 10 mesi a Losanna presso l’associazione Bénévolat Vaud – Svizzera grazie al progetto “European Mobility 2016” all’interno del quale supporterà l’associazione nella promozione delle diverse opportunità di volontariato, portando avanti progetti personali e aiutando nella realizzazione di training per futuri volontari, associazioni o gruppi di giovani.
Insomma un progetto a contatto con il mondo del volontariato e della comunità locale.
Il progetto di Caterina ha una particolarità: pur essendo interamente equiparabile ad uno SVE è finanziato dal governo svizzero.

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Report I – aprile 2016
Ho iniziato lo SVE il 2 marzo a Losanna presso l’associazione Bénévolat Vaud. La mia agenda prevedeva diversi rendez-vous per il mese di marzo. Bénévolat Vaud si occupa della promozione del volontariato nel cantone di Vaud; in questo primo mese ho avuto l’opportunità di conoscere e seguire le diverse attività che svolge. Ho potuto partecipare ai colloqui che Bénévolat Vaud fissa per le persone che desiderano iniziare un’esperienza nel volontariato, o per quelle persone che vogliono creare un’associazione no profit. Per questa ultima categoria Bénévolat Vaud durante l’anno, organizza anche dei corsi di formazione, ai quali posso prender parte e per il momento ho partecipato a uno.

Inoltre ho accompagnato i colleghi nelle zone limitrofe a Losanna per fare delle visite alle associazioni che accolgono delle persone (con dei problemi ad esempio fisici o mentali) che attraverso il volontariato desiderano avere la possibilità di reinserirsi nella società.

Oltre a queste uscite, ho avuto l’opportunità di andare all’università di Fribourg con un collega per partecipare a un progetto di sensibilizzazione su come creare un’associazione no profit rivolto ai bambini. In questo caso non sono andata solo ad assistere ma mi è stato affidato un gruppo di bambini e insieme abbiamo creato un’associazione. Il tutto è stato molto divertente.

Per ultimo ho svolto anche lavori manuali, come montare un ‘’appartamento’’ il cosiddetto Appart , un atelier e/o esposizione con il quale Bénévolat Vaud promuove il volontariato nel cantone di Vaud.

Queste uscite rendono il tutto più piacevole in quanto non si resta rinchiusi in ufficio l’intera giornata.

Per quanto riguarda l’accoglienza sia al lavoro sia in casa dalla signora che mi ospita mi sono trovata molto bene. Piena libertà nei movimenti e per il cibo.

A metà marzo ho preso parte al camp (on arrival training) a Solothurn per i volontari così ho avuto l’opportunità di conoscere altre persone e in particolare due ragazze che lavorano qui a Losanna in un’altra associazione.

Note negative: anche se la mia agenda non era completamente vuota quando sono arrivata, ci sono stati dei giorni in cui non c’era niente un granché da fare. Sottolineo però che sono arrivata in un momento particolare: numerosi sono stati i cambi nell’organizzazione con nuove assunzioni quindi non facile definire con precisione i miei compiti e attività. Nonostante ciò ho ricevuto un feedback positivo da parte dell’équipe e della nuova direttrice quindi sono fiduciosa.

Alla prossima

Report II – febbraio 2017

L’esperienza svizzera si è conclusa a pieni voti ( nonostante le iniziali difficoltà dovute alle note negative segnalate nel primo report) !

Per quanto riguarda il lavoro a Bénévolat Vaud ho aiutato soprattutto nella promozione e logistica di tutti gli eventi che promuovono il volontariato nel cantone di Vaud,  ho dato una mano nella parte amministrativa affiancando la direttrice.

Ho avuto la possibilità di partecipare a numerose conferenze e corsi di formazione proposti da associazioni partner (come Amnesty International).

Un’ attività che ho particolarmente apprezzato è stata un’uscita con i colleghi, in luglio siamo andati a scalare, una gita veramente divertente e che crea un buon ambiente nell’équipe.

A settembre ho preso parte a  un  altro progetto con un’altra associazione partner di Bénévolat-Vaud che mira a ridurre l’isolamento delle persone anziane in un quartiere vicino a Losanna, in questa fase del progetto mi sono occupata principalmente di fare le interviste alle persone interessate. L’accoglienza sia da parte dei colleghi sia delle persone anziane che mi invitavano a casa per intervistarli è stata veramente gradevole.

In questi mesi sono riuscita a mettere in atto anche un progetto personale.

Nel mese di aprile ho avuto la possibilità di partecipare a un corso di progetto, dove ho conosciuto molti giovani e in particolare con due persone, abbiamo creato un progetto  per favorire l’integrazione dei richiedenti asilo e rifugiati a Losanna.  L’associazione  ha messo a disposizione un piccolo finanziamento, grazie al quale abbiamo potuto concretizzare la nostra idea in dicembre. Abbiamo organizzato un pranzo per far incontrare una parte della popolazione di Losanna con dei rifugiati/ richiedenti asilo; le due parti hanno cucinato e mangiato insieme piatti tipici siriani, eritrei , afgani e naturalmente  svizzeri. Il pranzo, in parte,  è stato preparato con degli alimenti offerti da un’ associazione che recupera il cibo dei supermercati. Circa 80 persone tra invitati e volontari hanno partecipato. La giornata è stata “génial’’. L’idea è, una volta terminata la valutazione ( in corso), continuare a proporre qualcosa di simile.

Ad agosto ho partecipato al secondo camp Middle Evaluation Term con gli altri volontari europei, l’ostello sperduto nella natura e di fronte al lago è stato il top. Le attività proposte sono state molto più interessanti rispetto al primo.

Last but not least durante questi 10 mesi ho trovato il tempo di fare altro volontariato in un rifugio per i richiedenti asilo dove mi sono trovata molto bene e per questo continuo.

Per quanto riguarda i miei piani, rimanere ancora un po’ qui in Svizzera, grazie alla disponibilità della signora di ospitarmi ancora qualche mese, l’idea è trovare un lavoro e continuare con il mio progetto!